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Intenso lavoro per le Banche Centrali

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David Ruscelli
Aggiornato: Oct 14, 2016, 17:04 GMT+00:00

Tassi su a dicembre Sarà una intensa settimana di lavoro per le banche centrali a giudicare dal calendario che ci troviamo davanti. Ovviamente la star

Intenso lavoro per le Banche Centrali

Tassi su a dicembre

Sarà una intensa settimana di lavoro per le banche centrali a giudicare dal calendario che ci troviamo davanti. Ovviamente la star sarà la BCE, ma anche da altre parti del mondo avremo riscontri interessanti. Prima di viaggiare nel mondo però dobbiamo segnalare come gli Stati Uniti si stanno avvicinando a grandi passi al secondo rialzo nel costo del denaro. Il mercato sconta ormai al 70% la probabilità di un rialzo a dicembre e questo sembra cominciare a tormentare il sonno dei mercati che si avvicinano nervosi all’evento. Prima però ci saranno le elezioni presidenziali ed i colpi di scena potrebbero non mancare. Tornando all’economia, pur senza numeri mirabolanti, l’economia americana galleggia e la Fed non vede l’ora di normalizzare il costo del denaro per avere armi più affilate più avanti quando la recessione farà capolino. Interessante la carrellata di dati della settimana prossima. La produzione industriale il 17 ottobre, l’inflazione il 18 ottobre, i permessi edilizi il 19 ottobre, vendita case, Phily Fed ed indice anticipatore il 20 ottobre.

Nodi da sciogliere

Si moltiplicano i rumors attorno ad una Bce sulla necessità di modificare la politica di Quantitative Easing. La riunione del 20 ottobre permetterà a Draghi di chiarire diversi punti di attenzione, ma il mercato sembra cominciare a scommettere su una revisione dei parametri con i quali vengono fissate le percentuali di acquisto dei bond di ogni Stato. Attualmente si procede proporzionalmente al peso dell’economia di riferimento, l’alternativa potrebbe essere di fare il tutto sulla base del debito, ipotesi però non gradita ai tedeschi. Altra alternativa sarebbe quella comprare anche titoli con tassi più bassi di quelli di deposito andando in questo caso verso un problema di redditività per la BCE. A livello di dati macro attenzione all’inflazione del 17 ottobre, seguita il 18 dallo stesso dato ma sponda Gran Bretagna.

Politiche monetarie

Si diceva delle Banche Centrali nel titolo di apertura. Il 18 ottobre verranno pubblicati i verbali dell’ultimo meeting della banca australiana. Il 19 ottobre Canada e Brasile decideranno sui tassi, così come il costo del denaro potrebbe subire modifiche in Turchia il 20 ottobre.  Attenzione anche alla giornata del 19 ottobre quando la Cina pubblicherà i dati di produzione industriale e vendita al dettaglio a cui seguirà il Pil. Sul finire della settimana si ritorna in Canada con vendite al dettaglio ed inflazione previste per il 21 ottobre.

Trade della settimana

Inflazione e vendite al dettaglio sudafricane verranno pubblicate il 19 ottobre e quello potrebbe essere un altro di quei market movers capaci di muovere il cambio UsdZar. Dopo un periodo di rafforzamento del Rand cominciato a febbraio la valuta sudafricana sembra aver trovato un buon supporto in area 13.50. La reazione appare logica alla luce del passaggio da queste parti della trend line rialzista in essere del 2012. Il rimbalzo si è fermato per il momento a ridosso della resistenza dettata dalla trend line ribassista e poco sopra, a 14.80 troviamo la media mobile a 1 anno. Ritornare sopra questa soglia sarebbe un segnale bullish per UsdZar di non poco conto. Fissando però uno stop su questo livello di resistenza i prezzi attuali possono essere propositivi per un nuovo ritorno sui minimi nelle prossime settimane rendendo lo short UsdZar una strategia praticabile.

David Ruscelli

Forex Strategico

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