Gli Indici Wall Street continuano a essere influenzati dalla volatilità derivante dalle preoccupazioni economiche globali, in particolare a causa delle notizie sulla guerra commerciale.
Come consuetudine, il Nasdaq è tra gli indici di Wall Street che risente di più di una correzione, registrando un gap ribassista, che ha seguito le preoccupazioni relative alla guerra commerciale. Nonostante i solidi utili nel settore tecnologico, l’indice ha mostrato segnali di difficoltà dalla seconda metà di gennaio. Tuttavia, il prezzo ha trovato supporto vicino ai 21.000 punti, mantenendosi al di sopra dei minimi di gennaio e della soglia critica dei 20.600 punti, che rappresenta il supporto del mercato.
Se il Nasdaq dovesse riuscire a registrare guadagni e colmare il divario, potrebbe ripristinare una visione rialzista a breve termine. I prossimi obiettivi al rialzo sono i 22.000 punti e poi il massimo storico di dicembre 2024, 22.133,22 punti. Tuttavia, il rischio di nuovi cali permane, e una chiusura sotto il livello annuale dei 20.744,59 punti potrebbe portare l’indice a testare i 20.400 punti e potenzialmente il minimo di novembre intorno al livello annuale dei 19.885,52 punti. La direzione futura dipenderà dall’evoluzione della situazione commerciale globale e dalle reazioni del mercato agli sviluppi tariffari.
L’S&P 500 ha raggiunto un nuovo massimo storico a 6.128,18 punti a fine gennaio, distinguendosi rispetto al Nasdaq e al Dow Jones, che non sono riusciti a replicare questo successo. Questo ha generato segnali di divergenza tra gli indici, con alcuni analisti che temono un possibile rallentamento per l’indice. Se l’S&P 500 dovesse rompere il livello annuale dei 5.915,65 punti, la fascia di supporto critica tra i 5.800 punti e il livello annuale dei 5.765,36 punti potrebbe essere messa alla prova. Una rottura prolungata al di sotto di questo livello potrebbe comportare un ulteriore calo il livello annuale dei 5.558,35 punti.
Per evitare questo scenario ribassista, l’S&P 500 avrebbe bisogno di una rottura convincente al di sopra del livello annuale dei 6.099,97 punti per confermare che il trend rialzista è ancora intatto.
Il Dow Jones ha registrato un gap verso il basso, ma non ha visto una discesa così pronunciata come sul Nasdaq. Tuttavia, se il Dow Jones dovesse scendere sotto il livello annuale dei 44.040,04 punti, l’indice potrebbe incontrare difficoltà e un’ulteriore discesa sarebbe probabile con il livello annuale dei 43.197,27 punti a fungere da principale obiettivo.
Al rialzo, un rimbalzo dal livello annuale dei 44.040,04 punti permetterebbe ai tori del Dow Jones di poter ritestare il livello annuale dei 45.073,63 punti, zona dei massimi storici.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.