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Importanti supporti, importanti resistenze

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David Ruscelli
Aggiornato: Sep 4, 2016, 16:59 GMT+00:00

Ancora  una volta EurUsd conferma la sua completa assenza di direzionalità. I dati economici negativi seguiti ad una Yellen particolarmente “hawkins” sui

Importanti supporti, importanti resistenze

Ancora  una volta EurUsd conferma la sua completa assenza di direzionalità. I dati economici negativi seguiti ad una Yellen particolarmente “hawkins” sui tassi di interesse, hanno contribuito ad azzerare ogni movimento del biglietto verde. Prima forte sulla prospettiva di un inasprimento del costo del denaro poi debole alla luce dei dati macro, poi di nuovo forte negli ultimi minuti di contrattazione. Rimane quindi sullo sfondo un’assoluta confusione e ad onor del vero, incapacità da parte degli analisti nel comprendere cosa vuole fare la Fed. Perciò non si farà altro che calciare avanti il pallone che per EurUsd significa mantenere quel noioso range 1.10 – 1.15 che ormai da mesi domina la scena. Osservando il grafico daily, gli orsi continuano a vantare un leggero margine di vantaggio. Il trend rialzista cominciato alla fine del 2015 ed interrotto a giugno con la rottura di 1.12 sembrerebbe essere stato definitivamente accantonato dopo il “bacio della morte” di agosto. EurUsd si è rifiutato di salire sopra la vecchia trend line in area 1.14 di fatto indicando come per ora il mercato non è pronto ad un dollaro debole. Lo stesso atteggiamento si è visto venerdì; dati macro negativo e dollaro debole, ma poi nel corso della seduta ampie ricoperture hanno spinto il biglietto verde verso 1.11.

Ennesimo tentativo da parte di EurJpy di andare a ribaltare la tendenza corrente. Il bear market da mesi domina il cross ed il grafico basato sulla tecnica delle Ichimoku cloud ben sintetizza questo andamento. L’assalto alla fascia di resistenza di 116-117 si sta concretizzando forse sull’aspettativa che la Bank of Japan metta finalmente in campo quelle misure in grado di spezzare una tendenza che vede nella soglia di 100 del rapporto UsdJpy un livello alquanto delicato per le multinazionali dedite all’export. Tecnicamente però non passiamo che parlare di una semplice ed ennesima correzione come tante altre che stiamo vedendo da mesi. I cerchi indicano appunto come le bande di Ichimoku sono state in grado di tamponare ogni volta i tentativi di frattura verso l’alto. L’attesa è quindi ora per un ripiegamento dei prezzi in linea con l’andamento che dovrebbe seguire la lagging line (linea blu tirata indietro di 26 periodi). Se così non sarà diventerà opportuno ridisegnare la strategia sullo Yen il quale potrebbe essere oggetto di tattiche short ben più marcate di quelle viste finora.

Impressionante il numero di volte in cui EurAud è andato a testare il supportone di area 1.44-1.45 per poi rimbalzare. Anche stavolta è andata in questa maniera con il minimo di agosto che ha trovato la violenta reazione dei tori capaci di riportare il cross sotto 1.49. Non cambia quindi lo scenario con un dollaro australiano da vendere ogni volta che avvicina 1.44/1.45 per la gioia dei trader che giocano sul trading range. Nella parte alta rimane 1.49 lo scoglio da superare; nel caso l’evento dovesse concretizzarsi (e questa settimana il market movers è il meeting di politica monetaria della RBA), doppio minimo formalizzato e direzione verso 1.55.

David Ruscelli

Forex Strategico

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