Nella passata analisi si accennava ad un possibile momento di lateralità per l’ oro ed effettivamente la seduta del 10 luglio è stata per lo più all’
Nella passata analisi si accennava ad un possibile momento di lateralità per l’ oro ed effettivamente la seduta del 10 luglio è stata per lo più all’ insegna dell’ apatia, ma in tarda serata la divulgazione del verbale dell’ ultima riunione della Fed (nel quale si rende noto che saranno necessari ulteriori miglioramenti del mercato del lavoro prima di rallentare gli stimoli economici) ha dato una scossa al mercato e gli acquisti sul metallo giallo sono letteralmente esplosi portando l’ oro a segnare un massimo di giornata a quota 1288.92 $/t.oz, livello quasi coincidente a quello di chiusura a 1288.20 $/t.oz.
Questo balzo in avanti delle quotazioni ci fornisce due spunti interessanti, il primo consiste nell’ annullamento del segnale short del 26 giugno (Fibonacci blu nei grafici precedenti che da oggi elimineremo per una maggiore chiarezza) mentre il secondo è rappresentato dall’ ingresso dei prezzi nella prima area di resistenza rilevante, ossia quella compresa tra 1276 $/t.oz e 1302 $/t.oz (rispettivamente 100% e 61.8% del segnale short del 20 giugno).
L’ analisi tramite oscillatore Ichimoku ci mostra la Kijun Sen porsi come resistenza alla salita delle quotazioni, mentre l’ indice di forza relativa a 14 giorni continua la sua salita dall’ area di ipervenduto e si porta nella sessione odierna in area neutra a quota 49.
Primo obiettivo di questo rimbalzo continua ad essere quota 1348 $/t.oz (resistenze intermedie a 1302 $/t.oz e 1311 $/t.oz), i supporti vanno invece aggiornati e li collocheremo a quota 1276 $/T.oz il primo ed a quota 1231 $/t.oz il successivo.
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