Eur/Usd: analisi valida per la settimana dal giorno 14/7 al giorno 18/07

Eur/Usd: analisi valida per la settimana dal giorno 14/7 al giorno 18/07

 

Weekly: analisi statica

 

Condizione generale di periodo. Rimane in trading range la nostra valuta come, ormai, da diverse settimane; la volatilità rimane limitata e positività e negatività relativa si alternano con una certa consuetudine dal momento in cui è stato segnato il minimo di periodo in area 1,35 punti; proprio tra 1,35 e 1,37 punti, infine, si sta stabilizzando la situazione generale che vede gli operatori di medio termine fuori dal mercato e gli operatori di brevissimo termine attivi su grafici giornalieri e orari e che determinano, dunque, rialzi e ribassi di ben poca consistenza.

A questo punto, considerando la lateralità insistita e la diminuzione dalla volatilità, potrebbe essere più opportuno, per il trader che lavora sui movimenti direzionali, sia di breve sia di medio termine, attendere un segnale più chiaro che non la semplice rottura di uno dei due livelli che contengono il trading range attuale, attuando, possibilmente, la verifica dei potenziali segnali di entrata dal grafico weekly a quello daily.

Livelli statici di lungo periodo (base settimanale e, principalmente, mensile) si rilevano a 1,405 e 1,437/1,442 punti circa. Supporti in area 1,345/1,348 punti circa (intermedio) e 1,315/1,32 punti.

I livelli di medio termine (base settimanale): resistenze a 1,37/1,375 (toccata precisamente nell’ultima ottava), 1,390/1,392 e a 1,40/1,404; supporti a 1,347/1,35 (valori attuali e intermedio da ora) e 1,33/1,331 punti.

Per il breve termine (base giornaliera e oraria) prime resistenze ora a 1,363/1,365 e 1,37/1,375, superiore a 1,383 circa; supporti a 1,356, 1,345/1,35 (intermedio) e 1,332/1,335.

Graficamente. Il mercato ha confermato la reversal ribassista, seppure marginalmente, disegnando ora, al contrario, una candela weekly potenziale reversal rialzista e in attesa di conferma. Va sempre considerato, cautelativamente, che il mercato si trova in una condizione di totale assenza di movimenti direzionali nel breve/medio periodo e, dunque, sarebbe lecito ottenere più conferme anche per l’operatività di brevissimo (per esempio su base giornaliera e settimanale o, eventualmente e per un’operatività più “stretta”, su base daily e intraday).

Giornaliero. Il mercato rimane nell’area di trading range tra 1,35 e 1,37 punti circa. Prima resistenza, da valutare per un eventuale break rialzista, si sposta marginalmente al rialzo e si posiziona a 1,37 punti circa (validità in close) e area 1,375/1,382 per una eventuale possibile vendita sulla forza (da seguire intraday o, al massimo, nel brevissimo termine e per movimenti di uno/due giorni

Oscillatori. Nessuna novità dagli oscillatori che continuano a muoversi in linea con il mercato ed entrambi in zona neutrale: più debole il CCI che quota vicino all’area di ipervenduto lieve, dopo esserne uscito di recente, meglio posizionato il RSI che è sempre a ridosso della sua mediana.

 

Gann – analisi mensile – lungo periodo

 

I valori di mercato stanno provando, ormai da diverse settimane, ad allontanarsi dalla resistenza offerta con una certa precisione dal 50% del range più significativo e valido per il lungo termine (1,396) e, inoltre, dall’angolo di lungo e lunghissimo termine incrociato dai prezzi proprio nei tre mesi precedenti (due chiusura sotto ed una sopra lo stesso angolo ma ancora nessuna conferma di break rialzista); l’eventuale continuazione della discesa in atto potrebbe permettere la verifica del primo angolo di supporto di medio e medio-lungo termine che, per il mese di giugno, si rileva a 1,341/1,343 punti circa. In caso di nuovi recuperi, invece, area 1,39 (il medesimo angolo di cui sopra) e 1,399 (angolo ascendente superiore a quello citato per il medio e medio-lungo termine) rappresenteranno i primi due ostacoli di una certa consistenza.

Cicli di lungo termine. Per quanto riguarda i cicli di lungo termine (ciclo ribassista) e dopo il precedente set-up di maggio 2012 il prossimo interessante potrebbe essere quello tra marzo e aprile 2014 (validità in close mensile, tolleranza di uno/due mesi oltre la finestra temporale indicata, quindi massima estensione a maggio o, al massimo, entro le prime due settimane di giugno ma, considerando la close mensile, meglio basarsi su maggio come ultima verifica nel periodo marzo-aprile). Essendo ribassista la natura del ciclo in atto, l’eventualità che il set-up coincida con un massimo relativo e non con un minimo assoluto potrebbe creare  divergenze con la struttura del ciclo stesso; in tal caso, dunque, i massimi raggiunti nel periodo considerato (1,395/1,40 punti)  saranno un utile pivot point il cui superamento, se confermato, potrebbe decretare la fine del movimento ribassista e l’inizio di una fase di accumulazione con massimi e minimi su livelli superiori ai minimi del ciclo stesso (presumibilmente nell’area compresa tra 1,27 e 1,39 punti circa) o, nel migliore dei casi, in una continuazione più o meno immediata del recupero iniziato nel 2012 e che potrebbe avere un primo target rialzista, primario e cautelativo, almeno in area 1,45 punti. La mancata rottura confermata e un break risolutivo sotto area 1,34/1,35, riattiverebbe la condizione primaria del ciclo ribassista di lungo termine con primo obiettivo area 1,18/1,19 punti circa.

Indicazioni prezzo-tempo. La struttura generale, nella sua seconda fase (2010-2014) sta evidenziando disallineamenti interessanti: dai massimi storici, infatti, la sequenza di ribassi-rialzi è stata definita da tre mesi di ribasso, tredici di rialzo, sette di ribasso, undici di rialzo, quattordici di ribasso e, ad ora, ventidue di rialzo. In sostanza, la stessa sequenza numerica si può numericamente definire come -3/+13/-7/+11/-14/+22; in evidenza, quindi, che le fasi ribassiste, in crescendo (ogni fase consecutivamente il doppio della precedente)  durano meno ma incidono molto di più, soprattutto se in riferimento ai primi due ribassi (il terzo è culminato infatti poco sopra il minimo del 2010) e che l’ultima gamba di ribasso non ha permesso la continuazione della sequenza dei minimi inferiori. Questa condizione potrebbe dunque far rilevare la prima divergenza in atto: una gamba di rialzo nettamente inferiore sia al rialzo che al ribasso precedenti ma nettamente più ampia, a livello temporale, di tutte le altre gambe del ciclo stesso.  Per ricollegarsi all’analisi di cui sopra: lo sbilanciamento in atto è dunque a favore del prezzo e a sfavore del tempo, motivo per cui il pivot che si andrà a definire con la chiusura mensile di maggio dovrebbe creare un punto di partenza, al rialzo o al ribasso daranno i prezzi a definirlo a set-up confermato, per un movimento più ampio dell’ultimo e, soprattutto, molto più veloce.

Weekly: analisi dinamica

 

Analisi dinamica di medio periodo. Il mercato rimane ribassista/neutrale con un supporto chiaro a 1,35/1,353 punti circa, in coincidenza con i livelli di natura statica. La prima resistenza, invece, si abbassa notevolmente in questi ultimi giorni e si posiziona a 1,373/1,375 punti, anch’essa in linea con i valori statici. Sia per il supporto che per la resistenza occorrerà tenere conto della condizione generale del mercato e, dunque, cautelativamente attendere conferme di un’eventuale break anche in close weekly.

Analisi dinamica di breve periodo. 1,363 e 1,359 sono i due livelli, rispettivamente, di resistenza e supporto più immediati; la loro vicinanza definisce un range talmente limitato da metterne in dubbio la validità e, preferibilmente, indirizza verso livelli superiori quali, per esempio, gli stessi identificati sul grafico di medio periodo. In alternativa, si potrebbero prendere in considerazione i valori di grado superiore pur lavorando sul daily e, in tal caso, gli stessi sarebbero rivalutati a 1,364 e 1,354 punti circa.