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Euro Dollaro: Scampato 1.40

Da
FX Empire
Aggiornato: Apr 16, 2014, 04:09 GMT+00:00

Le parole di Draghi davanti al Fondo Monetario Internazionale hanno nuovamente permesso all’Euro di evitare una pericolosa rottura rialzista di 1.40.

Euro Dollaro: Scampato 1.40

Le parole di Draghi davanti al Fondo Monetario Internazionale hanno nuovamente permesso all’Euro di evitare una pericolosa rottura rialzista di 1.40. Saranno i dati di inflazione e le parole del banchiere centrale a guidare l’evoluzione del cambio nelle prossime settimane, ma graficamente arriva un elemento di conforto circa la possibilità di un rientro verso la parte bassa di un range che ingabbia il cambio da tempo. Utilizzando la metodologia delle bande di Bollinger notiamo infatti come il recente massimo si è concretizzato al di sotto della banda superiore, questo a differenza dei tre precedente top tutti formalizzati sopra la banda superiore. Teoricamente siamo di fronte ad un segnale bearish che l’apertura in gap down di inizio settimana sembra confermare la volontà del mercato di ritornare quanto meno in area 1.37 (banda superiore) se non qualcosa di meglio. Per chi volesse operare su EurUsd chiaramente non trova condizioni di volatilità sufficienti per agire in maniera speculativa, ma per chi ha pazienza e vuole accumulare dollari in ottica fine 2014 riteniamo ancora ottimale l’attuale livello di ingresso.

Euro Dollaro: Scampato 1.40

Non sembrano al momento esserci dubbi sulla semplice natura correttiva del movimento ribassista di EurAud cominciato a fine gennaio. Le due gambe discendenti si eguagliano in ampiezza a 1.4650 e proprio su quel livello la discesa si è fermata la settimana scorsa. Le minute della RBA confermano come la moneta locale è ancora sopravalutata rispetto a dollaro e euro e che di rialzo dei tassi non se ne parlerà almeno fino al 2015. Ovvio che sono il rallentamento della Cina e la svalutazione dello Yuan a preoccupare le autorità monetarie australiane alle prese con un bolla speculativa sull’immobiliare ancora non sgonfiata nonostante la crisi finanziaria del 2007-2008. Tecnicamente la tecnica delle Ichimoku cloud su base settimanale ci  mostra un bull market ancora solido con la lagging line al di sopra dei prezzi di 26 settimane fa. Ovviamente il tempo sta cominciando a stringere ed anche l’analisi ciclica indica come la forza dell’Aud si potrà spingere fino ai primi giorni di maggio prima di assistere ad un ritorno della debolezza. Area 1.40/1.41 la soglia di supporto di lungo periodo nel caso 1.4650 venisse sfondato verso il basso. Si tornerà invece a puntare sullo scenario long al superamento di 1.4950/1.50.

La correzione di EurTry assomiglia molto a quella di EurAud presentata in precedenza. Notevole il rimbalzo del cross che però si è arrestato a ridosso di un punto di supporto molto importante. Come si vede dal grafico infatti l’unione dei massimi del 2009 e del 2011 ha creato una trend line sfondata con violenza verso l’alto nel corso del 2013. Un eccesso che è stato adesso riassorbito, ma il fatto stesso che il mercato si rifiuti di rientrare all’interno del canale di lungo periodo è un indizio di un mercato non convinto del proseguimento di questa fase correttiva. L’Rsi ha rapidamente scaricato gli eccessi ipercomprati e la media mobile a 200 giorni di 2.8150 sale di circa 20/25 pips al giorno per effetto della rapida ascesa dei mesi scorsi, tutti elementi che sembrano confermare come ancora prematura un presa di posizione bullish di lungo periodo sulla Lira turca.

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