Il cambio euro dollaro passa di mano sopra la resistenza intermedia di 1,1650 e potrebbe spingersi ancora oltre. La pressione ribassista sta però acuendosi.
Il cambio euro dollaro è riuscito a consolidare i guadagni grazie ai dati sulla produzione industriale dell’Eurozona e a spingersi verso l’obiettivo aggiornato di 1,1650, che avevamo indicato nella nostra precedente analisi.
Da qui in avanti, la ripresa potrebbe farsi più incerta e accidentata, per via della pressione di vendita sempre presente in prossimità del target di 1,17. Inoltre, l’estensione rialzista osservata essenzialmente come rimbalzo dai minimi relativi non potrà proseguire ininterrotta, in un clima di sostanziale debolezza delle principali economie europee.
Precisamente, oggi al momento della scrittura, il cambio euro dollaro segna 1,1650, retrocedendo in parte dopo il test di 1,1670.
Il cambio euro dollaro passa di mano esattamente al cospetto della resistenza intermedia di 1,1650, già infranta brevemente nelle scorse ore. La spinta bullish potrebbe proseguire ancora, ma il rallentamento che stiamo osservando potrebbe limitare pesantemente le ambizioni di ripresa del cross.
Ipotizzando infatti una stabilizzazione sopra 1,1650, il cambio euro dollaro potrebbe forse estendersi fino al già testato livello di 1,1670 e infine su 1,16880, coincidente con la media semplice a 20 giorni.
Il ritorno sopra quota 1,17 richiederebbe infatti una spinta rialzista di cui non si intravedono ancora i primordi. Al contrario, dopo il test fallito a 1,1670 il cross potrebbe adesso arretrare ancora per stabilizzarsi al di sotto del livello di 1,1650.
Questa parentesi di consolidamento, ipoteticamente tra 1,1620 e 1,1650, potrebbe proseguire fino alla chiusura settimanale di domani per preparare il terreno a una ripresa più ponderata nel corso della seconda metà di Ottobre.
Il calendario economico di oggi parte con la bilancia commerciale dell’Eurozona e prosegue con le vendite al dettaglio negli Stati Uniti. A questo appuntamento faranno seguito l’indice dei prezzi alla produzione e le richieste di sussidi di disoccupazione iniziali, sempre negli Stati Uniti.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.