Il cambio euro dollaro passa di mano in calo verso il supporto di 1,15 o più precisamente sul livello intermedio di 1,1520, già in fase di test.
Il cambio euro dollaro ha raggiunto nuovi minimi settimanali a 1,1520 e non è più lontano dal test dei minimi relativi poco sotto quota 1,15. La direzionalità si è fatta più spiccatamente ribassista dopo il rafforzamento del dollaro statunitense e in mancanza di dati macro europei convincenti per il mercato.
Se il cambio euro dollaro dovesse arretrare ancora, allora il test del supporto a 1,15 potrebbe diventare protagonista delle quotazioni per il resto del mese di Novembre.
Intanto, oggi al momento della scrittura, il cross segna esattamente 1,1516, in calo del -0,18%.
Dopo diverse sessioni consecutive di ribasso, il cambio euro/dollaro ha ormai perso la spinta di recupero che aveva caratterizzato la fase precedente e si sta progressivamente portando al di sotto della soglia di 1,1520. La dinamica riflette la rinnovata forza del biglietto verde, sostenuto da un contesto di avversione al rischio e da dati macroeconomici favorevoli agli Stati Uniti, che continuano ad alimentare la pressione ribassista sulla moneta unica.
La correzione in atto potrebbe estendersi fino al livello psicologico di 1,1500, considerato un obiettivo naturale e tondo, dove si concentra un’area di supporto di breve periodo. Qualora il mercato dovesse spingersi oltre tale soglia, il rischio sarebbe di un ulteriore scivolamento verso i minimi relativi registrati circa due settimane fa, il 5 novembre, in area 1,1468.
Questo livello rappresenta un riferimento tecnico cruciale, perché una rottura aprirebbe la strada a discese più profonde, con possibili estensioni verso i supporti di medio periodo collocati tra 1,1390 e 1,1400, in corrispondenza delle medie mobili (SMA ed EMA) a 200 giorni.
Il calendario economico di oggi si apre con gli ordini industriali e il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti. Insieme a quest’ultimo dato, attenzione anche alle richieste di sussidi iniziali di disoccupazione, che avranno come ogni settimana un peso relativo negli equilibri del cambio euro dollaro.
Dall’Eurozona, attenzione esclusivamente al clima di fiducia dei consumatori.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.