Il cambio euro dollaro passa di mano ancora in forte debolezza sotto 1,16 e poco sopra 1,1550. L'andamento tecnico non pare voler mutare nel brevissimo termine.
Al termine di una settimana caratterizzata da forte volatilità, il cambio euro dollaro ha mostrato segnali di recupero, risalendo dai minimi relativi e superando la soglia di 1,1550.
Questo livello potrebbe fungere da baricentro delle quotazioni nella settimana appena iniziata. Qualora i supporti tecnici a 1,1520 e 1,1550 venissero confermati, il cambio potrebbe ambire al test della resistenza principale posta a 1,1600, primo obiettivo rialzista di rilievo.
Tuttavia, il contesto macroeconomico dell’Eurozona continua a esercitare una pressione negativa sulle prospettive di ripresa dell’euro. In tale scenario, un eventuale movimento ascendente del cambio sarebbe più verosimilmente attribuibile a un indebolimento del dollaro statunitense, piuttosto che a una forza intrinseca della moneta unica.
Intanto, oggi al momento della scrittura, il cambio euro dollaro segna ancora 1,1565.
Il superamento di quota 1,1550 ha segnato un netto rimbalzo dai minimi relativi registrati in area 1,1480, livello che rimane tecnicamente vulnerabile e potenzialmente ripetibile in caso di inversione del sentiment.
Dal punto di vista tecnico, il cambio euro/dollaro si muove all’interno di un canale discendente ben definito, con massimi e minimi decrescenti che delineano una struttura di debolezza. La tenuta dell’attuale fascia di supporto sarà cruciale per evitare un nuovo test dei minimi e per mantenere aperta la possibilità di un attacco alla resistenza di 1,1600.
Gli indicatori di momentum mostrano segnali contrastanti: mentre alcuni oscillatori evidenziano una fase di consolidamento, le medie mobili di breve periodo continuano a suggerire cautela, con il rischio di nuove pressioni ribassiste in caso di rottura dei supporti.
Insomma, il quadro resta delicato. Solo una conferma sopra 1,1550 accompagnata da volumi in aumento e da una riduzione della volatilità potrebbe aprire la strada a un recupero più strutturato. In caso contrario, il ritorno verso 1,1480 (o un appiattimento sul supporto di 1,15) rimane uno scenario da non escludere.
Il calendario economico di oggi non prevede alcun dato di rilievo per l’Eurozona o gli Stati Uniti. Per questa ragione, il cambio euro dollaro potrebbe rimanere piuttosto stabile sul target attuale sotto 1,16.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.