Si conclude quest’ultima settimana di febbraio con il cambio EUR/USD in ribasso questa mattina dello 0,25%, complice anche il rafforzamento del dollaro.
Si conclude quest’ultima settimana di febbraio con il cambio EUR/USD in ribasso questa mattina dello 0,25%, complice anche il rafforzamento del dollaro inaspettato. Il discorso di Jerome Powell, interpretando l’aumento dei rendimenti dei titoli di stato come un generale ottimismo sulla ripresa economica, non ha convinto gli operatori economici, in quanto un rimbalzo dell’economia potrebbe far salire l’inflazione e ridurre le politiche accomodanti delle banche centrali.
La settimana prossima si aprirà col botto per il cambio EUR/USD. Il lunedì, alle 09:55 in Germania verrà pubblicato il report sull’indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero del mese di febbraio. Il valore precedente è pari a 57,1, mentre per la settimana prossima gli analisti prevedono un valore di 60,6.
Alle ore 10:00 nella zona euro ci saranno i dati riguardanti l’indice PMI manifatturiero del mese di febbraio. Gli analisti prevedono un valore in aumento, rispetto al 54,8 del report precedente, ad un valore pari a 57,7.
Nella pausa pranzo (14:00) in Germania uscirà il dato sull’Indice dei Prezzi al Consumo per il mese di febbraio. Il dato del precedente comunicato, riferito al mese di gennaio ovviamente, ha visto un aumento dei prezzi dello 0,8%. Per il secondo mese dell’anno gli operatori economici prevedono un ulteriore aumento dello 0,5%.
Alle ore 16:00 l’Institute for Supply Management (ISM) pubblicherà i dati sull’indice dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero negli USA sempre per il mese appena terminato. Il valore del report precedente corrisponde a 58,7. Gli analisti sono pressoché d’accordo su una variazione quasi nulla dell’indice (58,6).
Il rally iniziato a marzo dello scorso anno non vuole arrestarsi così facilmente. Da marzo ad oggi il cambio EUR/USD ha totalizzato all’incirca 1500 punti; un risultato impressionante, nonostante la piena emergenza pandemica in atto. C’è da dire che durante la pandemia il presidente uscente Trump non si è tanto preoccupato del virus, mantenendo aperte le attività negli USA.
Ciò ha portato conseguenze inimmaginabili. La settimana per il cambio EUR/USD chiude al di sopra della media a 21 periodi, ma su base giornaliera la sta testando come supporto. Quindi la chiusura al di sopra della media può farci assistere ad un’altra settimana di rialzo per il cambio EUR/USD.
Uno degli obiettivi di valore raggiungibili, come detto anche in precedenti articoli, e pari a 1.23101, zona di prezzo su cui il cambio ha rimbalzato lo scorso mese.
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