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Cambio EUR/USD: i Rischi di una Chiusura Settimanale Sotto 1,19

Da:
Alberto Ferrante
Pubblicato: Mar 5, 2021, 08:27 UTC

Con il cambio EUR/USD diretto verso quota 1,19 la pressione ribassista potrebbe proseguire anche la prossima settimana scatenando forti volumi di vendite.

euro dollaro EUR/USD

In questo articolo:

Il Cambio EUR/USD nella seduta di ieri si è mostrato nuovamente ribassista spingendosi sotto quota 1,20 e infrangendo definitivamente una soglia di supporto molto labile.

Ciò è stato principalmente causato dal rimbalzo del dollaro statunitense, nonostante i dati poco entusiasmanti sulle richieste di sussidi di disoccupazione negli USA.

Previsioni sul cambio EUR/USD

Alle ore 9:10 di oggi, il Fiber si trova in calo del -1,11% a quota 1,1938, mentre l’indice del dollaro statunitense continua a rafforzarsi e raggiunge i 91,77 punti.

Se il cambio EUR/USD dovesse continuare la sua corsa ribassista, allora dopo avere infranto il target bearish principale rappresentato dai minimi di febbraio a 1,1950, la soglia di supporto sarebbe rappresentata dalla quota tonda di 1,19.

Il superamento dei minimi di Febbraio 2021 potrà infatti aprire in queste ore la strada a una nuova pressione ribassista in grado di portare il prezzo verso la nuova fascia di supporto già quest’oggi, segnando una chiusura settimanale che potrebbe spingere gli investitori a continuare a vendere anche nella seconda settimana del mese.

Se così fosse, non si potrebbe escludere un ribasso verso nuovi minimi relativi già nei primi giorni della prossima settimana, anche fino a quota 1,1830.

Invece, la soglia di resistenza, nell’ipotesi di un rimbalzo del prezzo, sarebbe attualmente rappresentata da quota 1,20 a cui farebbero seguito 1,2020 e 1,2040.

Il discorso di Jerome Powell (Fed) al WSJ Jobs Summit

Con i titoli di Stato USA sopra il rendimento dell’1,5% (per i decennali) il Presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha ribadito le sue attese per un incremento sensibile dell’inflazione e dell’occupazione, come risultato delle politiche di stimolo avviate dal Governo.

Con questi aumenti dell’inflazione, comunque, la Fed sarà “paziente” e dunque non è prevedibile un innalzamento dei tassi d’interesse, purché l’incremento si limiti a superare il target del 2% solo per qualche trimestre.

Per uno sguardo a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico.

Sull'Autore

Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.

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