Prezzi Cross EUR/USD: Toccati Minimi Da Luglio, Forti Supporti 1.1505/20 e 1.1440/55
Il cross EURUSD ha perso ancora terreno la scorsa settimana, avvicinandosi a livelli di reazione. Attenzione al superamento rialzista di 1.1560Il cambio Eur/USD ha concluso la scorsa settimana in flessione toccando minimi a 1.1521, sui livelli più bassi da fine luglio. La fase di arretramento in corso dai massimi annuali di metà settembre, registrati a 1.1918, è giunta a un punto tecnico di probabile svolta.
Nel corso dell’ultimo mese e mezzo il mercato ha perso complessivamente il -3.33%, portandosi a meno dello 0.70% di distanza da una forte area di supporto localizzabile tra 1.1440/1.1455. Un ulteriore livello di supporto più vicino è visibile tra 1.1505/1.1520. Entrambi i livelli costituiscono potenziali punti di ripresa del rialzo da monitorare nel corso della prima settimana di novembre.
La tendenza ribassista rimarrà attiva finché l’area di resistenza situata tra 1.1580/1.1615 continuerà a contenere i prezzi. Le aspettative sono orientate a una possibile inversione rialzista e alla conseguente rottura della resistenza nel corso delle prossime 2–4 settimane, finalizzata ad un recupero verso 1.1680/1.1690. Successivamente sarà indispensabile attendere nuovi segnali per verificare se il cross possa tornare a puntare verso 1.1900. Lo scenario descritto verrebbe annullato solo da una chiusura weekly inferiore a 1.1440.

La Fed Tiene Monitorati i Dati
La Federal Reserve ha appena tagliato i tassi di 25 punti base portando il federal funds range al 3.75-4.00%, ma il messaggio resta prudente: non è scontato un nuovo intervento a dicembre e la banca centrale intende mantenere un approccio dipendente dai nuovi dati che usciranno nelle prossime settimane.
Il mercato del lavoro statunitense mostra i primi segnali di indebolimento, mentre l’inflazione rimane moderatamente elevata, elementi che continuano a sostenere il dollaro.
Nell’area euro, l’inflazione core è salita di 0.3% a ottobre portando il tasso annuo al 2.4%, vicino all’obiettivo della BCE, mentre il tasso di disoccupazione è leggermente aumentato dal 6.2% al 6.3%. Nel complesso, il differenziale di forza tra le due economie tenderebbe a favorire il biglietto verde, limitando la capacità di rimbalzo dell’euro nel breve periodo.

Scenario a 1-2 Sedute
Per quanto riguarda lo scenario di brevissimo periodo, sul grafico a barre da 30 minuti individuiamo per la sessione di lunedì due resistenze principali a 1.1545 e 1.1560, che mantengono attiva la pressione ribassista in vigore dai massimi relativi del 28 ottobre. La tenuta di queste resistenze potrebbe favorire una nuova violazione dell’area di supporto situata tra 1.1515/1.1527, a favore di un ultimo colpo di coda ribassista con proiezioni a 1.1495 e 1.1475.
Come anticipato, il movimento in corso dovrebbe rappresentare l’ultima fase della sequenza ribassista avviata a metà settembre. Particolare attenzione andrà posta all’eventuale superamento della resistenza principale a 1.1560, oltre la quale il trend a 3-5 giornate si ribalterebbe al rialzo, con prime indicazioni fino a 1.1598 e successivamente 1.1620.
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