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Quali sono i trend emergenti su cui investire e come

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Jan 12, 2025, 17:06 GMT+00:00

Quali sono i trend emergenti su cui investire e come è possibile farlo? Leggi l'articolo e prendi spunto per ampliare il tuo portafoglio degli investimenti finanziari.

trend emergenti su cui investire
In questo articolo:

Esistono dei trend emergenti su cui investire prima degli altri? Questa è la risposta che vogliamo dare ai lettori, pur consapevoli che spesso quando un argomento viene trattato sui media significa che è già di dominio pubblico e adottato da molti.

Tuttavia, se non proprio da pionieri è comunque possibile investire in un trend emergente da early adopter, cioè tra i primi a farlo.

Elencheremo qui una serie di trend emergenti, alcuni dei quali l’investitore potrebbe già conoscerli e che magari abbiamo anche già trattato negli ultimi anni qui su Fxempire.it.

Ad ogni modo, ciascun lettore/investitore potrà individuare il tema d’investimento emergente più vicino ai suoi interessi, e alle sue conoscenze pregresse.

Quando un trend si definisce emergente?

Prendiamo l’intelligenza artificiale. Nel 2025 non è più certo da considerare un trend di investimento emergente. Chi decide di investire in intelligenza artificiale (IA) ora, infatti, compie la scelta di investire in un trend avviato e sulla bocca di tutti.

Ovviamente l’IA ha ancora molto da dire, ma è finito il periodo da early adopter e siamo entrati nella “fase dell’adozione di massa”. La prossima fase sarà quella della “strada della maturità”, la più difficile perché selettiva.

L’IA poteva essere considerata trend emergente nel 2018, non più ora. Lo stesso si può affermare delle auto elettriche.

Prendiamo Tesla (TLSA) la cui fondazione risale al 2003. Quelli erano sicuramente tempi da pionieri per una compagnia dell’automotive del tutto votata all’elettrico (General Motors con la EV1 è stato un precursore delle auto elettriche immatricolate negli USA).

Oggi investire nel trasporto elettrico, invece, ha raggiunto un certo grado di maturità. Seguire i consumi dei popoli d’Africa, invece, si prospetta come un approccio agli investimenti da adottatori precoci.

Effettuato un parallelo tra un trend di investimento già sulla bocca di tutti e uno ancora di nicchia, scopriamo nel dettaglio quali sono i trend emergenti su cui investire e come.

African Consumer come trend di investimento

In Africa ci sono consumatori? Sì, ma risulta difficile generalizzare. McKinsey ha affrontato il tema dei consumi in Africa nel 2015 sottolineando la crescita della popolazione attesa al 2025, stimata in un quinto della popolazione mondiale.

Secondo le proiezioni 2024 pubblicate da EmpowerAfrica.com al 2025 gli africani sarebbero 2,1 miliardi di persone e al 2030 saranno 2,5 miliardi di persone.

Nel 2015 McKinsey faceva notare quelli che all’epoca erano considerati i motivi deterrenti per investire in Africa: instabilità politica; scarsità di infrastrutture.

A tutt’oggi tali deterrenti restano attivi. Abbiamo ben visto dopo la pandemia come alcuni Stati africani sono caduti in una condizione di assoluta instabilità (Mali, Sudan, per citare i più recenti).

Per McKinsey la popolazione in età lavorativa in Africa cresce al ritmo del 2,7% all’anno (rispetto all’1,3% dell’America Latina e all’1,2% del Sud-Est asiatico). Entro il 2025, quasi due terzi dei 303 milioni di famiglie africane stimate avranno un reddito discrezionale. Questa massiccia espansione del bacino di consumatori – un’aggiunta di quasi 90 milioni di consumatori in soli 10 anni – contribuirà ad alimentare la crescita del PIL del continente, che passerà dall’attuale 4,9% al 6,2% nel prossimo decennio, superando di gran lunga il tasso di crescita del PIL globale del 3,7%.

Le stime McKinsey non potevano prevedere la battuta d’arresto causata dalla pandemia nel 2020, ma è innegabile che i fattori promettenti del 2015 sono rimasti intatti:

  • Una delle popolazioni più giovani al mondo;
  • Urbanizzazione che crea nuove esigenze di consumo;
  • Crescita del reddito a disposizione;
  • Adozione della tecnologia e avanzamento tecnologico.

Tuttavia, EmpowerAfrica.com fa notare le disparità tra nazione e nazione. Ad esempio, 1 GB di dati acquistati in eSwatini (ex Swaziland) costa circa 21,39 USD e in Mozambico 1,97 USD. E ancora, in Nigeria 10 litri di gasolio costano 4,60 USD mentre in Angola 11,50 USD.

Va da sé che tali disparità economiche si riflettono pesantemente sul potere d’acquisto delle famiglie africane e sulla loro capacità di accedere ai beni essenziali.

Inoltre, EmpowerAfrica.com fa notare che una parte considerevole del lavoro svolto dagli africani sfugge alle statistiche perché non è censibile, essendo un lavoro non dichiarato.

Come investire in African Consumer?

Al netto delle criticità, un investitore interessato può investire in African Consumer attraverso alcuni ETF come:

  • iShares MSCI South Africa UCITS ETF USD (Acc);
  • Xtrackers MSCI Africa Top 50 Swap UCITS ETF 1C;
  • Amundi Pan Africa UCITS ETF Acc;
  • Xtrackers MSCI EM Europe, Middle East & Africa ESG Swap UCITS ETF 1C (EUR).

Tra le azioni quotate sui mercati occidentali si annoverano: Airtel Africa Plc, Africa Oil corp, Pan African Resources, West African Resources.

Remote Economy

Per Remote Economy si intende il lavoro da remoto. Benché sia una pratica ben conosciuta da lungo tempo, è soltanto dal 2020 che ha assunto caratteristiche strutturali.

Molte aziende hanno proseguito la propria attività lavorativa nonostante la pandemia. Alla luce dei continui richiami al lavoro in presenza da parte delle pubbliche amministrazioni e delle grandi e piccole società, ci si deve domandare se questo sia davvero un trend oppure una meteora che ha già esaurito la sua missione.

Questa intervista fatta dal Corriere Torino a un imprenditore con sede in Italia, può dare una risposta indicativa sul futuro di questo trend.

Tuttavia, se guardiamo alla gestione a distanza dei siti produttivi connessi in rete attraverso l’IoT potremmo scoprire che la Remote Economy potrebbe trovare un qualche spazio di sopravvivenza.

Growing Millionaire Class come trend di investimento

Un articolo del New York Times datato 5 dicembre 2023 e focalizzato sulla ricchezza di chi vive nella città di New York, poneva in risalto la crescita della classe di ricchi della megalopoli statunitense.

Il settore del lusso, a cui di recente abbiamo dedicato la guida Investire nei beni di lusso nel 2025 attraverso la Borsa, è sicuramente uno di quelli che cerca con interesse di individuare i nuovi ricchi a cui proporre gioielli, supercar e altri beni accessibili a pochi.

Del resto questo settore non ha rivali e le società hanno un pricing power notevole che possono imporre anche durante i periodi di crisi e di elevata inflazione.

Come si individuano i nuovi milionari? Serve fiuto, ma anche lettura costante. Chi sta guardando con interesse ai nuovi milionari nati grazie alla crypto economy, sicuramente ne staranno traendo vantaggio.

Per investire: Amundi S&P Global Luxury UCITS ETF – EUR.

Gli altri trend emergenti su cui investire

Alcuni altri trend emergenti su cui investire sono stati oggetto di approfondimento da parte nostra negli ultimi anni.

Tra questi ricordiamo la guida agli investimenti in economia circolare (sharing economy), i mercati emergenti e i loro consumi (Emerging Market Consumer) di cui ci siamo occupati con l’articolo di approfondimento dal titolo: ETF e-commerce, quali sono e come investire anche in mercati emergenti.

E ancora le soluzioni di mobilità (mobility solutions), di cui ci siamo occupati con l’articolo Smart mobility investire oggi nei profitti di domani: ecco perché.

Concludendo

Concludiamo accennando ad altri trend emergenti su cui investire, ovvero Islamic Shariah, China Internet e Women Empowerment (ne abbiamo scritto nell’articolo Investire in aziende gestite da donne: gli indici Pink Chip).

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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