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Investire in società blockchain e criptovalute quotate in borsa

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: May 3, 2021, 13:13 UTC

Investire in società blockchain e del comparto criptovalute quotate in borsa si può. Scopri tutte le opportunità per investitori del momento.

Investire in società blockchain

In questo articolo:

Il settore blockchain e criptovalute viene definito come un “ambiente” finanziario altamente speculativo e addirittura pericoloso (leggasi l’ultima nota della Banca d’Italia datata 28 aprile 2021, diffusa in collaborazione con la Consob).

Eppure, mentre ci sono autorità che vedono solo rischi e pericoli, da altre parti del mondo si colgono le opportunità di una realtà nascente che vale già migliaia di miliardi. Si pensi alla quotazione di Coinabse (COIN) presso il Nasdaq, il primo crypto exchange della storia ad essere stato quotato in borsa.

Mettendo a parte le pur – in parte – comprensibili preoccupazioni delle autorità circa le criptovalute, vediamo come investire in società blockchain quotate in borsa e come esporsi in questo settore utilizzando gli strumenti finanziari derivati regolamentati.

Investire in società blockchain

Dal mining delle criptovalute, ai servizi blockchain-as-a-service, fino ai crypto exchange, le società che hanno abbracciato l’avventura del listing in borsa si moltiplicano.

Il prossimo passaggio è l’introduzione di ETF che replicano indici sviluppati sulle società blockchain. In Canada per ora esistono ETF sulle criptovalute, mentre la SEC negli USA ha rimandato ancora una volta la decisione.

Le società del crypto mining quotate in Borsa

Le prime ad avventurarsi sono state proprio le società del mining delle criptomonete. Grazie all’enorme diffusione dell’attività di mining tra gli appassionati di criptovalute, le grandi società di produzione dei dispositivi hanno sperimentato la strada della quotazione in borsa. Tra esse troviamo:

Bitmain Technologies Ltd, che più volte ha provato a quotarsi tra il 2018 e il 2019 ma senza successo, potrebbe riprovarci nel 2021. Bitmain è probabilmente il più grande attore nel panorama del mining, grazie alla sua strategia industriale a 360 gradi. La società, infatti, produce sia i chip che gli ASIC miner necessari per il mining delle principali criptovalute, inoltre effettua la vendita diretta dei dispositivi a clienti al dettaglio o di livello industriale (mining farm). La società possiede anche sue mining farm attraverso cui effettua il mining del bitcoin in particolare.

Accanto a queste società, troviamo dei leader noti nel mondo della produzione di processori per il gaming. In particolare Nvidia Corp (Nasdaq: NVDA), che sin dall’inizio ha fiutato l’affare del mining di criptovalute come ether (ETH) e di zcash (ZEC). All’apice nel 2017, Nvidia ha prodotto milioni di schede grafiche per il settore del mining. Con il recente aumento dei prezzi delle criptovalute, il business del mining è ritornato ad essere vantaggioso anche per i più piccoli e questo potrebbe far aumentare la produzione di schede grafiche.

Il futuro del crypto mining

Bisogna aprire una riflessione sulla opportunità di investire nelle società quotate del settore crypto mining, perché va considerato lo spostamento degli sforzi di ricerca verso il Proof of Stake (PoS) che, in grandi progetti come Ethereum, sostituiranno il Proof of Work (PoW).

Nei prossimi anni all’ecosistema Ethereum non servirà più l’immensa potenza computazionale attualmente impiegata per garantire la sua sicurezza e l’esecuzione delle transazioni, ma fiorirà invece il crypto staking.

Il mercato si concentrerà, quindi, sulla rete Bitcoin e su altre criptovalute come ZEC o su litecoin (LTC), dove si impiegano i dispositivi ASIC sempre più costosi (5 mila USD un Antminer S19j da 90 TH/s) ed appannaggio ormai solo di grandi mining farm. Nei prossimi anni, in definitiva, potrebbe ridimensionarsi come mercato.

Servizi blockchain-as-a-service

Nei servizi blockchain-as-a-service troviamo grandi big tech del passato e del presente.

IBM (NYSE: IBM) ha da subito fiutato l’innovazione portata dalle soluzioni blockchain e si è catapultata nel business aprendo una sua divisione che fornisce, ad importanti società, piattaforme dedicate per la gestione delle transazioni sul movimento dei prodotti.

Sono entrate in questo business anche Amazon Inc (Nasdaq: AMZN) attraverso la sua controllata Amazon Web Service (AWS), che da alcuni anni fornisce la piattaforma Amazon Managed Blockchain attraverso cui i clienti possono crearsi la propria blockchain per gli usi di cui necessitano.

Con la sua piattaforma cloud Azure, anche Microsoft Corporation (Nasdaq: MSFT) fornisce servizio di blockchain-as-a-service ai suoi clienti.

Le Borse investono nel settore

Una delle prime borse ad avere investito nel settore delle criptovalute è stato il CME Group Inc (Nasdaq: CME) con il future sul bitcoin che, sul finire del 2017, contribuì al raggiungimento del massimo storico di allora della criptovaluta.

Più o meno indirettamente anche il Nasdaq punta molto sulla blockchain, e lo fa quotando società che provengono da quel settore.

Coinbase Global Inc. (Nasdaq: COIN) è, invece, il primo scambio di criptovalute a quotarsi in borsa. La società di San Francisco ha scelto la via del direct listing sul Nasdaq consentendo ai suoi investitori della prima ora di vendere proprie azioni per incassare liquidità sull’investimento.

Anche l’exchange Kraken ipotizza di quotarsi.

Le fintech che guardano al futuro

Nel settore della tecno finanza troviamo un insieme variegato di società ben note che hanno investito nel comparto delle criptovalute in particolare. Tra esse Square Inc (NYSE: SQ), società che concentra la sua attività sui servizi di pagamento per le piccole imprese e il trasferimento di denaro tra persone attraverso la sua app.

Più di recente PayPal Holdings Inc (Nasdaq: PYPL) si è lanciata nel settore delle criptovalute fornendo ai clienti statunitensi la possibilità di acquistare e vendere alcune criptomonete. L’obiettivo (non dichiarato) è di aprire il servizio ad altre giurisdizioni e di fornire supporto ai commercianti che vorranno ricevere criptovaluta come forma di pagamento dei propri beni e servizi.

Circuiti di pagamento

Non è un mistero che da anni Mastercard Inc (Nyse: MA) abbia una unità blockchain, la quale fa ricerca sull’implementazione di sistemi decentralizzati per innovare la sua rete di pagamenti. Inoltre collabora con R3 per sviluppare un servizio di pagamenti transfrontalieri che sia più economicamente vantaggioso per gli utilizzatori delle carte.

Visa Inc (Nyse: V) durante l’ultima earning call ha annunciato, attraverso il suo CEO, di essere intenzionata ad implementare in particolare gli stablecoin nella sua rete di pagamenti internazionale.

MoneyGram International Inc (Nasdaq: MGI), da alcuni anni ha scelto la RippleNet per creare nuovi corridoi su cui far viaggiare i trasferimenti di denaro internazionali. In particolare MoneyGram vuol facilitare le rimesse nei contesti dove riscontra maggiori volumi di trasferimenti. Per i suoi clienti significa una notevole riduzione delle commissioni di trasferimento e di tempo di consegna del denaro al destinatario.

Gli altri ambiti

Dove altro investire in società blockchain? Il settore della notarizzazione sarà uno dei prossimi beneficiari delle piattaforme decentralizzate ad alta efficienza e a basse commissioni.

Già ora la società DocuSign (Nasdaq: DOCU), specializzata nella fornitura di firma elettronica alle imprese e nella gestione di contratti e accordi societari, utilizza la piattaforma pubblica Ethereum per registrare gli accordi dei clienti. Sono dei veri pionieri in questo, perché hanno iniziato a farlo nel 2015: lo stesso anno di nascita della Ethereum Network.

Concludendo

Investire in società blockchain si può. Qui non ci sono più attori cattivi che in altri settori in cui di solito un investitore alloca le sue risorse finanziarie. Da questo punto di vista non ci sono differenze.

L’investitore deve condurre le proprie ricerche come in ogni altro settore, e investire in quelle che forniscono le migliori garanzie di trasparenza oltre che di guadagno.

I rischi, quando si investe, sono presenti ovunque. L’invito è di cercare opportunità, perché è nel comparto blockchain e criptovalute che va ricercata la prossima grande big tech.

Ed ora consigliamo la lettura della guida dedicata agli NFT (non fungible token).

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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