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Valute forti e valute emergenti ecco dove si annidano le opportunità

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Aug 24, 2021, 07:53 UTC

Valute forti e valute emergenti ecco dove si annidano le opportunità per gli investitori cassettisti in cerca di guadagni di periodo.

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In questo articolo:

La pandemia continua a “garantire” incertezza sui mercati valutari poiché molte economie non riescono a riaprire le loro attività in modo permanente e duraturo. Si veda ad esempio l’Australia o l’aumento di casi in Nuova Zelanda che tiene ancora le frontiere di questo paese chiuse, o la Spagna che valuta la reintroduzione del coprifuoco, mentre da noi la Sicilia ha 50 comuni con restrizioni rafforzate.

Di fatto la situazione è ancora critica e ovviamente le valute ne risentono, ma vediamo dove si annidano le opportunità nel mercato del Forex. Ovvero quali valute hanno margini di crescita e potrebbero portare nei portafogli degli investitori degli interessanti guadagni di periodo.

Le valute forti vincenti

Tra le valute forti che vincono in questo 2021 pandemico troviamo il dollaro USA, ma anche la sterlina britannica e il dollaro canadese.

Le tre valute hanno beneficiato del rilancio delle rispettive economie grazie ad una campagna vaccinale iniziata prima di altri paesi ed aree geografiche. Anche se pure qui i problemi non sono certo mancati.

Nel dettaglio il pound di sua maestà si è rafforzato rispetto all’euro da inizio anno (coppia GBP/EUR). Al momento un GBP vale 1,169 euro, ma ha toccato anche gli 1,18 euro l’11 agosto e si consideri che la prima settimana di gennaio di quest’anno valeva 1,10 euro. Infatti da inizio anno la sterlina inglese ha guadagnato il +5,48%: non poco per una valuta straniera.

Certamente le criptovalute farebbero di meglio, come il bitcoin che ha superato i 50 mila dollari ma questo è un altro discorso.

L’andamento del biglietto verde si è dimostrato molto altalenante in questi mesi, la coppia USD/EUR ha superato i 0,85 euro un paio di volte quest’anno. La prima volta a fine marzo per poi crollare a 0,82 euro ed ora è tornata sugli stessi livelli. Da inizio anno il dollaro ha guadagnato il +3,3% sull’euro.

Passiamo alla coppia CAD/EUR, il dollaro canadese ad inizio 2021 valeva 0,638 euro ed è salito ad un massimo di 0,684 euro ad inizio luglio. Ora il dollaro canadese resta sui massimi a 0,675 anche se a tre mesi è in perdita, tuttavia da inizio anno ha guadagnato il +4,18%.

Un investitore “cassettista” che avesse investito nelle tre valute ad inizio anno, si sarebbe adeguatamente difeso contro l’inflazione con guadagni percentuali interessanti.

Valute emergenti

Passiamo alle valute emergenti, qui il discorso ovviamente si complica perché la gran parte delle nazioni in via di sviluppo faticano ad accedere ai vaccini e non sempre hanno una rete sanitaria all’altezza della situazione. In alcuni stati, poi, i governi “zoppicano” a tal punto da non essere riusciti a garantire alla popolazione la campagna vaccinale.

Qui si possono individuare in modo selettivo alcune valute che ancora non hanno ripreso lo svantaggio accumulato a causa della pandemia, ma è un lavoro di selezione che richiede prudenza.

In alternativa è possibile esporsi nei mercati emergenti comprando il loro debito in valuta forte. Secondo gli analisti contattati dal Financialounge questo tipo di investimento potrebbe rendere fino al 5% nel 2022.

I Paesi consigliati sono la Costa d’Avorio perché segue con diligenza il programma impostato con il Fondo Monetario Internazionale (FMI), ed ha attuato una sana politica fiscale che gli è valso il rating BB da parte di Fitch Ratings.

Tra gli altri Paesi da valutare c’è l’Egitto che è in crescita, ma si tenga presente che qui il regime non rispetta i diritti umani come dimostrano il caso Regeni e Zaki, quindi chi predilige gli investimenti etici è avvisato.

Anche Indonesia, Messico, Sud Africa e Colombia sono interessanti, ma è importante valutare con attenzione l’esposizione poiché le nazioni fiscalmente responsabili come Indonesia e Messico sono sicuramente preferibili. Bisogna verificare gli altri paesi anche alla luce dell’inflazione o dei già citati rischi fiscali.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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