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Titoli energetici europei pronti alla correzione ribassista?

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Feb 16, 2022, 08:17 UTC

Ecco i titoli energetici europei pronti alla correzione ribassista dopo una proficua crescita dei prezzi da inizio anno.

Titoli energetici europei

In questo articolo:

Dopo la grande batosta del 2020 i titoli energetici europei si sono ripresi alla grande vivendo alcune fasi di incertezza insieme al resto del mercato, ma ora potrebbero essere giunti ad una fase di maturità della crescita che richiede un po’ di attenzione.

L’indice Morningstar DM Europe Energy, da inizio 2022 ha guadagnato il 18,59% mentre alcune azioni energetiche europee hanno superato guadagni del 20%.

Secondo Morningstar è il momento di restare cauti e di attendere prima di acquistare, perché le prese di profitto potrebbero essere dietro l’angolo. Inoltre, il petrolio è ai massimi da 5 anni a causa anche della crisi in Ucraina.

Gli analisti di Morningstar indicano alcuni titoli azionari che secondo loro sono alla fine della crescita, e che nei prossimi mesi potrebbero vivere delle fasi di correzione ribassiste.

Per chi non ha in portafoglio i titoli energetici europei che stiamo per citare, sarà meglio attendere per avviare in caso di crollo lo “shopping” a prezzi scontati.

Tenaris (TEN)

La società fornitore di tubi e servizi per l’esplorazione di pozzi petroliferi e gas Tenaris (TEN), da inizio anno è cresciuta del +26,87% e viene scambiata a premio del 30% rispetto al valore di 9 euro del 4 novembre scorso, scrivono gli analisti di Morningstar.

Le azioni sono state spinte al rialzo dai conti in crescita con ricavi del +15% nel terzo trimestre 2021 rispetto al periodo precedente.

Correzione possibile, ma Tenaris migliorerà la profittabilità grazie alla risalita della domanda con una previsione di crescita dei ricavi per i prossimi 5 anni dell’11% e un margine operativo al 10%.

BP

Da inizio anno BP ha guadagnato il +26%, con una crescita esponenziale nelle ultime settimane arrivando a sovraperformare l’indice delle società europee del settore energetico.

Nel quarto trimestre il balzo degli utili per azione è stato significativo, salendo a 4,1 miliardi rispetto ai 115 milioni del 2020.

BP ha avviato operazioni di riacquisto di azioni proprie e intende restituire il 60% dei free cash flow in dividendo per gli azionisti.

TotalEnergies (TTE)

La francese TotalEnergies (TTE) ha messo a segno una risalita del titolo del +16% e il valore del titolo è ora in linea con il suo fair value.

Il quarto trimestre ha battuto le stime del consensus, ma la linea dell’azienda si è mantenuta su strategie prudenti nella distribuzione del dividendo agli azionisti.

Nel quarto trimestre del 2021 l’utile netto è salito a 6,8 miliardi, contro l’1,3 miliardi di dollari dell’anno precedente.

Prezzo del Brent e del Wti

Il prezzo del Brent resta alto a 94,418 USD al barile, ma in calo rispetto ai 96,971 USD del 14 febbraio.

Il prezzo del greggio Wti è a 92,941 USD al barile, in calo rispetto ai 95,686 USD al barile del 14 febbraio.

La crisi Russia-Ucraina detta il prezzo degli energetici in questa fase.

Il gas naturale è tornato su livelli alti nell’ultima settimana e vale al momento 4,56 USD, ma in decisa diminuzione rispetto ai 5,6 USD del 2 febbraio.

Cosa potrebbe accadere ai titoli energetici europei se i prezzi delle materie prime energetiche dovessero correggere in modo significativo?

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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