Pubblicita'
Pubblicita'

Ripple (XRP): Piccola Vittoria Contro la SEC ma il Dibattimento Continua

Da:
Federico Dalla Bona
Pubblicato: Dec 10, 2021, 19:07 UTC

Decine di migliaia di detentori di Ripple interessati alla causa intentata dalla SEC

Ethereum Litecoin Ripple Criptovaluta

Il concetto di “privilegio del processo deliberativo” (PPD) sta svolgendo un ruolo-chiave nella causa intentata dalla SEC contro Ripple Labs. Si tratta, in buona sostanza, del riconoscimento da parte della corte di giustizia americana del diritto di un’agenzia a proteggere, anche in aula, la privacy sui suoi processi decisionali interni. La petizione di Ripple era fondata su un precedente giudizio della corte emesso in un contesto completamente diverso.

Nel caso tra il Natural Resources Defense Council [NRDC] e l’Environmental Protection Agency [EPA] degli Stati Uniti, infatti, la Corte d’Appello aveva stabilito il diritto dell’EPA a proteggere alcuni documenti politici sotto il mantello del PPD. Questa protezione copriva anche i messaggi del personale sulla comunicazione delle politiche.

Ripple Labs presenta una nuova memoria

Una piccola vittoria per Ripple che sta fruttando un cambiamento nella linea sua linea difensiva, contro le accuse di mettere sul mercato valori mobiliari al di fuori delle leggi che regolano questo tipo di attività. Il giudice Sarah Netburn, che sta seguendo il caso, ha emesso l’ordine di presentare brevi memorie a sostegno delle loro argomentazioni sia a Ripple che alla SEC, alla luce delle novità emerse nel dibattimento.

Il riassunto di sole tre pagine presentato da Ripple, un limite alla prolissità fissato dal giudice, ha riguardato l’interpretazione dello stesso privilegio del processo deliberativo che, secondo quanto riferito, necessiterebbe di documenti “di messaggistica” da collegare a una “decisione specifica” o a un “processo decisionale specifico”.

In una dichiarazione dell’avvocato Matthew C. Solomon, gli imputati hanno affermato che “la SEC deve identificare uno specifico processo decisionale e spiegare nei suoi registri dei privilegi come ogni documento trattenuto si colleghi a quel processo, un onere che la SEC ha chiaramente mancato di soddisfare fin qui“. Una mancanza che, secondo gli avvocati, è tanto più grave in quanto commessa dallo stesso ente che ha portato Ripple a processo.

Approccio ultra-aggressivo della SEC

Ripple ha contestato l’affermazione della SEC secondo cui i suoi documenti riguardanti il ​​discorso di William Hinman erano protetti dal PPD.

Notando che la SEC non si assume la responsabilità per il discorso di Hinman, “se il discorso di Hinman non fosse una comunicazione della politica dell’agenzia, allora qualsiasi deliberazione riguardante il discorso non ha diritto alla protezione del PPD che si collega alla decisione di un’agenzia su come presentare le sue politiche sostanziali al pubblico”, ha affermato Ripple. Ripple ha anche commentato: “L’approccio ultra-aggressivo dell’agenzia alle sue decisioni e teorie di addebito in questa nascente area della legge, area ove due commissari SEC in carica riconoscono oggi la mancanza di chiarezza, è esattamente ciò che rende i documenti qui cercati molto rilevante.”

In un video condiviso l’8 dicembre, il presidente della SEC Gary Gensler ha nuovamente esortato i “guardiani” finanziari e i tecnologi a collaborare con la SEC entro i limiti della politica, incoraggiando i loro clienti a fare lo stesso. In effetti, il cripto-avvocato John Deaton, che rappresenta decine di migliaia di detentori di XRP, ha definito tutto questo come “politica tramite mandato di comparizione” e ha affermato che “la SEC sta attuando la regolamentazione attraverso la forza”.

Sull'Autore

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'