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Ripple (XRP): la SEC Va Per le Lunghe e Gli Investitori Pagano il Conto

Da:
Federico Dalla Bona
Pubblicato: Oct 19, 2021, 18:56 GMT+00:00

Ripple Labs prova a stringere i tempi ma i Controllori non hanno fretta

Differenza Ripple vs XRP

Sta ormai per compiere un anno, e ancora non se ne intravede la fine, la causa intentata dalla Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti contro la società blockchain Ripple Labs. Secondo l’onnipotente SEC, Ripple Labs sarebbe colpevole di aver venduto agli investitori quelli che in linguaggio prettamente burocratico sono a tutti gli effetti “titoli non registrati”, ossia le stesse criptovalute XRP.

La SEC non ha fretta ma Ripple conta i danni

Ora, mentre pare che la SEC stia facendo di tutto per ritardare ulteriormente le scadenze fissate in precedenza dal tribunale, Ripple si sta invece impegnando tra enormi sforzi per concludere il caso il più rapidamente possibile. In particolare, la SEC aveva chiesto al giudice una proroga fino al 12 gennaio prossimo dei termini per l’accertamento dei fatti, proroga a cui Ripple Labs si è fermamente opposta. La società ha infatti presentato oggi 19 ottobre una mozione al tribunale affinché la richiesta dell’accusa venga respinta, adducendo diversi motivi. Ripple ha invece accettato di prorogare al 12 novembre la scadenza per la confutazione delle accuse, anche se si dice in ogni caso ” pronta se necessario a rispettare il programma originale”. Inoltre, lo studio legale che difende gli interessi di Ripple ha proposto di prorogare il termine per le deposizioni dei periti non oltre il 10 dicembre, in quanto ciò consentirebbe un lasso di tempo sufficiente tra le due procedure.

Ripple ha ricordato che, prima che la SEC presentasse la sua richiesta di proroga lo scorso 15 ottobre, entrambe le parti avevano già cercato di raggiungere un accordo senza coinvolgere il tribunale. Inoltre, la SEC aveva originariamente proposto di estendere la chiusura della perizia al 22 dicembre, cosa che Ripple aveva accettato nonostante si fosse sempre detta in grado di rispettare la scadenza originaria fissata dai giudici. Visto che i toni della SEC stanno adesso assumendo un altro timbro, Ripple si è messa a cercare l’aiuto della corte per evitare che la causa si prolunghi indefinitamente. La stessa corte aveva in precedenza disapprovato la concessione di ulteriori ritardi, visto che era già stata accordata una proroga dei termini per l’esibizione dei documenti. Il motivo principale che sta alla base dell’opposizione di Ripple è ovviamente il fatto che “un ulteriore ritardo pregiudicherebbe negativamente il mercato dell’XRP”.

XRP ha perso terreno su ETH e BTC

In una lettera in cui evidenzia le perdite accumulate dall’inizio della causa, la società affermava che “questa pendenza legale ha danneggiato in modo significativo i mercati per XRP, specialmente negli Stati Uniti. Il prodotto di pagamento transfrontaliero di Ripple si basa su mercati XRP liquidi”. La lettera ricorda inoltre che “entro pochi giorni dalla denuncia della SEC, quasi 20 borse hanno rimosso o sospeso il trading di XRP negli Stati Uniti e, da allora, anche altre hanno seguito l’esempio arrivando a danneggiare in modo critico il mercato di XRP. Tutto questo è gravemente pregiudizievole per l’attività di Ripple”.

L’autorità di regolamentazione ha tuttavia insistito sul fatto che Ripple ha “continuato solide vendite di XRP” registrando peraltro notevoli aumenti dei prezzi durante la pendenza del contenzioso. Secondo Ripple Labs, però, il fatto che le attività di XRP sui mercati esteri abbiano mostrato resilienza durante questo periodo non significa in alcun modo che la crypto non sia stata “gravemente danneggiata dalla pendenza di questa causa. Sebbene il prezzo di XRP sia aumentato nell’ultimo anno insieme al più ampio mercato delle valute digitali, le sue prestazioni sono rimaste indietro rispetto al mercato, in particolare nel confronto con valute come Bitcoin ed Ethereum”.

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