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Prezzi Crypto: Bitcoin (BTC) e Nasdaq, E’ Vera Correlazione?

Da:
Federico Dalla Bona
Pubblicato: Feb 11, 2022, 07:46 UTC

Sorprendente affinità tra crypto e mercati in base a recenti studi

mining bitcoin

Durante la scorsa settimana uno dei principali punti focali all’attenzione del traders è stato il comportamento del titolo Meta, il “vecchio” Facebook, che in un solo giorno ha perduto 200 miliardi di dollari di capitalizzazione trascinando dietro a sé buona parte dei titoli dell’indice Nasdaq.

La furia ribassista si è esaurita solo quando Meta aveva già lasciato sul terreno oltre il 20% del suo valore. Perché parliamo di questo episodio in un articolo incentrato sul Bitcoin? Il fatto è che un investitore in cryptovaluta potrebbe magari pensare che i diversi mercati, quello azionario e quello crittografico, siano a tenuta stagna e perfettamente isolati uno dall’altro, ma nella realtà i numeri stanno cominciando ad evidenziare qualcosa di molto diverso.

La Correlazione fra Nasdaq e Crypto

Un rapporto di Arcane Research ha rivelato che, mentre le azioni di Meta stavano scendendo fino al -23%, anche le quotazioni di Bitcoin sono state coinvolte dalle vendite arrivando a cedere fino al -2.10%, peggio del Nasdaq che nel frattempo era sceso del -1.90%.

Questa correlazione è comprensibilmente balzata all’occhio di un certo numero di analisti e traders, preoccupati che il ritorno sui loro investimenti potesse basarsi sulle fortune vacillanti di Meta. In realtà, la “colpa” di questa strana correlazione sembra sia da attribuire ad un altro importante componente dei mercati finanziari odierni: il cosiddetto Trading Algoritmico.

Il Problema dell’Algo-Trading

Gli Algo-Traders sono generalmente gruppi di investitori professionali che utilizzano, per adottare le loro decisioni operative, una combinazione di formule matematiche, codici informatici, modelli di analisi dei prezzi e complessi strumenti di trading ad alta velocità.

Il risultato è una fitta serie di operazioni rapidissime di acquisto/vendita che vengono eseguite mano a mano che il mercato cambia, ogni secondo. In base a quanto esposto da Arcane Research, “credendo ingenuamente che il bitcoin segua il Nasdaq, alcuni progettisti di Algo-Trading potrebbero aver settato i loro algoritmi per vendere Bitcoin in caso di significativi cali del Nasdaq“.

Per fortuna questa volta la storia ha avuto un lieto fine, nel senso che l’assenza di veri e propri cambiamenti macro ha rapidamente generato, nelle sedute successive, un ritorno di fiducia dei crypto-investitori, che hanno ripreso ad acquistare Bitcoin senza curarsi troppo di Meta o del Nasdaq. Proprio questo, anzi, potrebbe essere stato uno dei fattori alla base del rally che ha visto felicemente coinvolto BTC negli ultimi giorni.

L’FMI lancia un nuovo allarme

Detto questo, anche gli esperti di finanza tradizionale hanno preso ad osservare con molta attenzione le evoluzioni delle valute crittografiche, confrontandola con quelle degli altri mercati. Secondo Bloomberg, asset come Bitcoin ed Ethereum stanno mostrando livelli di correlazione mai visti prima con i titoli tecnologici statunitensi.

Ciò significa che le principali risorse crittografiche, ben lontane da costituire un bene-rifugio contro i rischi del mercato “tradizionale”, potrebbero invece essere influenzate dagli stessi fattori che impattano sul dollaro USA.

A sottolineare l’importanza che riveste tale concetto, basti dire che anche il FMI sta seguendo con molta attenzione l’evolversi di questi studi. Lo stesso FMI ha riferito (e non è la prima volta) che una correlazione tra cryptovalute e mercati azionari potrebbe condurre ad una crescente instabilità finanziaria soprattutto nei mercati emergenti, ed in quei Paesi come El Salvador che si sono spinti ad alti livelli di adozione delle crypto.

BTC Ancora in Pieno Rally

Durante la giornata odierna BTC ha raggiunto un nuovo massimo relativo a 45860 dollari, oltrepassando il 39% di rialzo complessivo a partire dai minimi del 24 gennaio scorso.

Inoltre, dopo settimane di estrema paura, il “Bitcoin Fear and Greed Index” è tornato a posizionarsi sul livello di 50, considerato indicatore di un sentiment neutro. Il mercato sta tornando quindi a vedere un certo ottimismo dopo le cupe festività natalizie, anche se è presto per dire se i tori abbiano ripreso il pieno controllo delle operazioni.

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