Nelle prime ore di mercoledì, il dollaro ha seguito un andamento diversificato sulle valute del Pacifico, muovendosi in ribasso contro AUD e NZD e apprezzandosi sullo yen. In Asia e negli Stati Uniti, le borse hanno sperimentato diversi andamenti, ma vi sono segnali di un incremento della domanda di asset a più alto rischio. Le borse sono state sostenute dall’aumento del prezzo del greggio.
Mentre la crescente domanda di asset a più elevato rendimento potrebbe esercitare pressione sullo yen, un’altra storia ben più importante potrebbe svilupparsi. Secondo il quotidiano economico Nikkei, la Banca del Giappone starebbe elaborando nuove misure di politica monetaria. In particolare, la banca centrale nipponica starebbe pensando di porre la sua politica dei tassi di interesse negativi  a fondamento delle prossime misure espansive.
La decisione, presa a gennaio, di introdurre i tassi negativi ha generato un acceso dibattito. La mossa potrebbe indicare che la Banca del Giappone sta esaurendo la liquidità necessaria all’acquisto dei titoli. Secondo la Reuters, la banca centrale nipponica potrebbe rendere il suo massiccio programma di acquisto di titoli di Stato più flessibile. In tal modo, la Banca del Giappone riuscirebbe a mantenere il suo impegno all’acquisto di 80 trilioni di yen (780 miliardi di dollari) in titoli di Stato. Attualmente, la coppia USD/JPY viene negoziata a quota 103,25, in rialzo dello 0,76%.