Pubblicita'
Pubblicita'

L’anagrafe delle criptovalute e delle valute digitali sbarca in Italia

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Feb 4, 2022, 08:21 UTC

L’anagrafe delle criptovalute e delle valute digitali sbarca in Italia e non saranno tutte rose e fiori. Ecco quali dati raccoglierà. Pacchia finita?

anagrafe delle criptovalute

La firma da parte del ministro dell’Economia, Daniele Franco, del decreto ministeriale attuativo dell’anagrafe delle criptovalute e degli asset e valute digitali, prova che l’Italia più che indietro sulla normativa è avanti rispetto anche agli Stati Uniti.

Se il segretario al Tesoro Jant Yellen chiede che anche i crypto wallet “schedino” i propri clienti, ebbene l’Italia lo ha appena fatto.

Con la costituzione dell’anagrafe delle criptovalute presso l’Organismo agenti e mediatori (Oam), il nostro paese si avvia a schedare tutti gli operatori del settore – nazionali ed internazionali – e tutte le operazioni che su di esse vi compiono gli italiani/e.

Il decreto attuativo firmato dal ministro Franco istituisce un registro nel quale dovranno registrarsi obbligatoriamente tutti gli exchange di criptovalute, ma anche i gestori di crypto wallet.

Queste società non solo dovranno registrarsi nell’anagrafe delle criptovalute, ma dovranno anche inviare i dati personali di tutti gli italiani e le italiane che operano sulle loro piattaforme. Di più ancora, l’anagrafe degli asset digitali raccoglierà tutte le transazioni in criptovaluta che gli italiani e le italiane avranno effettuato su tali piattaforme.

Ribadiamo, non solo le piattaforme costituite in Italia e con sede in Italia, ma anche quelle straniere dovranno registrarsi. E queste ultime rappresentano il 98% dell’attività. Se non lo faranno? Il loro sito sarà oscurato come avviene per altre piattaforme di trading che non sono conformi alle normative italiane e/o europee.

Cosa raccoglierà l’anagrafe delle criptovalute?

L’anagrafe delle criptovalute da un lato dovrà raccogliere i dati delle società che svolgono operazioni in criptovaluta come gli exchange e i wallet di criptovalute, dall’altra raccoglierà i dati personali degli italiani che su tali piattaforme operano.

Per dati si intendono tutti i dati personali rilevanti ai fini fiscali: nome e cognome, data e luogo di nascita, residenza ed eventuale domicilio, codice fiscale, e gli estremi del documento di identità inviato alla piattaforma di scambio.

Per ciascun utente italiano, ben schedato dall’anagrafe delle criptovalute, saranno quindi associate le operazioni in criptovalute da questi effettuate.

I dati raccolti dall’anagrafe delle criptovalute resteranno in custodia presso l’Oam per 10 anni.

A cosa serve l’anagrafe delle criptovalute?

L’anagrafe delle criptovalute dovrà inviare ogni tre mesi, entro il giorno 15 del terzo mese, i dati raccolti al Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Si può già immaginare questo cosa voglia dire, ma lo spieghiamo meglio.

Guardia di Finanza, Banca d’Italia con la centrale rischi e l’Agenzia delle Entrate, avranno accesso all’anagrafe delle criptovalute per effettuare controlli sulle transazioni in criptomoneta operate dai cittadini italiani.

Se non vi sarà corrispondenza con quanto dichiarato nella dichiarazione dei redditi, si dovranno fare i conti con il Fisco.

Va aggiunto che Antimafia e Antiterrorismo saranno anche loro molto interessati ai dati dell’anagrafe delle criptovalute.

Concludendo

Mentre tutti gli occhi sono rivolti altrove, l’Italia agisce e si porta ancora una volta avanti rispetto ad altri paesi, anche se a molti non piacerà questo portarsi avanti.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'