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Investitori istituzionali meno interessati al Bitcoin, ma c’è chi dice il contrario

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Jun 30, 2021, 06:56 UTC

Gli investitori istituzionali sono meno interessati al bitcoin (BTC) rispetto ad alcuni mesi fa, tuttavia c’è chi crede non sia così.

bitcoin

Un bitcoin (BTC) vale circa 34.972 USD ed è cresciuto di un esiguo +0,36% nelle ultime 24 ore. Il suo valore resta volatile e la direzione futura del prezzo molto incerta nel breve periodo.

Il nuovo report settimanale pubblicato da Glassnode Insights, evidenzia come la migrazione del mining dalla Cina resta uno dei problemi principali, ma anche la domanda di criptovaluta da parte degli investitori istituzionali indica bassa richiesta di investimento nel comparto.

Investitori istituzionali meno interessati al Bitcoin

Secondo l’analisi di Glassnode, la presenza degli istituzionali nel settore delle criptovalute è stato il principale motore della crescita del prezzo del bitcoin nel corso del 2020 e di questa prima parte del 2021.

Ora, tuttavia, gli investitori istituzionali si sono raffreddati ed hanno ridotto sensibilmente la loro esposizione nel mercato.

A mostrare questa tendenza il trust fund Grayscale GBTC, il quale a partire da febbraio 2021 ha mostrato un persistente sconto sul NAV (net asset value) mentre nel 2020 presentava sempre un alto premio.

Il maggior sconto si è manifestato a metà maggio (-21,23%) con il crollo del bitcoin causato dalle parole di Elon Musk.

Nelle settimane immediatamente successive all’eccezionale sell-off, lo sconto sul GBTC si è ridotto prima al -14,44% e in seguito al -4,83% rispetto al NAV.

Il fondo al momento gestisce 651 mila BTC che rappresentano il 3,475% del totale dei bitcoin circolanti.

Gli ETF di bitcoin in Canada

Mentre gli USA non hanno ancora approvato un exchange trading fund (ETF), in Canada la Borsa di Toronto ne ha quotati due:

  1. The Purpose Bitcoin ETF;
  2. The 3iQ Digital Asset Management QBTC ETF.

L’analisi di Glassnode scrive che il Purpose Bitcoin ETF ha continuato a crescere nella quantità di bitcoin in gestione, raggiungendo un totale di 21.597 BTC in gestione.

Mentre il QBTC ETF ha mostrato una significativa riduzione dell’asset under management pari a -10.483 BTC. Tuttavia Decrypt ha raggiunto il CEO di 3iQ, secondo il quale l’interpretazione della riduzione non è dovuta all’interesse, ma alla presa di profitto da parte degli investitori istituzionali. 3iQ afferma che hanno molti nuovi clienti istituzionali interessati ad acquistare il loro ETF e che quelli precedenti hanno solo approfittato del momento per incassare i guadagni.

Acquisti su Coinbase un altro segnale

Ancora Glassnode evidenzia come si sia verificata una variazione netta del saldo di BTC detenuti su Coinbase. Questo exchange è stato un “luogo privilegiato” per gli istituzionali statunitensi durante la fase di mercato rialzista.

Poi da dicembre 2020 si è verificato un deflusso costante con una variazione del saldo di Coinbase che si è appiattito notevolmente.

“Osservando il premio del GBTC, i deflussi netti dagli ETF Purpose e QBTC combinati e un saldo su Coinbase stagnante, la domanda istituzionale sembra rimanere alquanto fiacca”, in questa fase storica del bitcoin. Questa la conclusione dell’analisi condotta da Glassnode.

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Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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