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Fed mano pesante con il tapering e 3 aumenti tassi nel 2022

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Dec 16, 2021, 08:25 UTC

La Fed usa la mano pesante con il tapering e dimezza gli acquisti, mentre si punta a 3 aumenti dei tassi di interesse nel 2022 e altri nel 2023 e 2024.

Beige Book, federal reserve, fed

In questo articolo:

Federal Reserve aggressiva contro l’inflazione galoppante, è ora di cambiare nella politica monetaria statunitense e di togliere un po’ di denaro dalla circolazione. Così Jerome Powell annuncia che già dal mese di gennaio 2022 i riacquisti di titoli scenderanno a 60 miliardi di dollari.

Il piano di riacquisto straordinario previsto per combattere lo shock economico causato dalla pandemia, prevedeva 120 miliardi di dollari di riacquisti al mese. Nel mese di novembre la Fed aveva già avviato la riduzione (tapering) di 30 miliardi di dollari, ed ora il dimezzamento che segna il cambio di passo accelerato per contrastare una inflazione che negli USA non si mostrava così alta dai primi anni ‘80 dello scorso secolo.

Il FOMC (Federal Open Market Committee), ha confermato i tassi di interesse sui FED fund ai minimi storici, in una forchetta compresa tra lo zero e lo 0,25%.

Previsti 3 rialzi dei tassi entro il 2022 e altri tra il 2023 e il 2024.

Le decisioni della Fed nel dettaglio

Il Comitato (FOMC) ha come obiettivo raggiungere la massima occupazione e mantenere l’inflazione al tasso del 2% nel lungo periodo. A sostegno di questi obiettivi, il Comitato ha deciso di mantenere la fascia obiettivo per il tasso dei fondi federali da 0 a 0,25%.

Ma dal momento che l’inflazione ha superato il 2% da tempo, “il Comitato si aspetta che sia appropriato mantenere questa fascia obiettivo fino a quando le condizioni del mercato del lavoro non avranno raggiunto livelli coerenti con le valutazioni del Comitato di massima occupazione”.

Per questo motivo, “alla luce degli sviluppi dell’inflazione e dell’ulteriore miglioramento del mercato del lavoro, il Comitato ha deciso di ridurre il ritmo mensile dei suoi acquisti netti di attività di 20 miliardi di dollari per i titoli del Tesoro e di 10 miliardi di dollari per i titoli garantiti da ipoteca delle agenzie” per il mese di dicembre. Mentre a partire da gennaio, il Comitato diminuirà gli acquisti di titoli del Tesoro a 40 miliardi di dollari al mese e di titoli garantiti da ipoteche di agenzie a 20 miliardi di dollari al mese per un totale di 60 miliardi.

“Il Comitato ritiene che riduzioni simili nel ritmo degli acquisti di attività nette – si legge nel comunicato – saranno probabilmente appropriate” per i prossimi mesi. Nel caso in cui di dovesse rendere necessario, la Fed è pronta ad aggiustare il ritmo degli acquisti “se giustificato da cambiamenti nelle prospettive economiche”.

“Gli acquisti e la detenzione di titoli da parte della Federal Reserve continueranno a favorire il buon funzionamento del mercato e condizioni finanziarie accomodanti, sostenendo così il flusso di credito alle famiglie e alle imprese”.

La reazione dei mercati

Il Nasdaq 100 ha chiuso con una risalita del +,35%, mentre il Dow Jones ha chiuso la giornata a +1,08%.

Anche Tokyo ha chiuso in positivo con l’indice Nikkei 225 balzato del +2,13%, mentre il resto dell’Asia + rimasto fiacco.

Le borse europee sono partite con il turbo. Milano segna il +1,15%, Francoforte il +1,59% e Parigi il +1,45%. Anche Madrid è in positivo del +1,13%.

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Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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