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Continua il rialzo innescato dall’elezione di Trump: gli indici principali sono ai massimi storici

Da:
James Hyerczyk
Pubblicato: Dec 9, 2016, 00:44 UTC

Nella giornata di venerdì prosegue il rialzo avviato dall'elezione di Trump con tutti e tre i principali indici azionari che raggiungono i massimi

Continua il rialzo innescato dall’elezione di Trump: gli indici principali sono ai massimi storici

Nella giornata di venerdì prosegue il rialzo avviato dall’elezione di Trump con tutti e tre i principali indici azionari che raggiungono i massimi storici. Dopo aver in gran parte consolidato durante le prime ore della sessione, i mercati sono balzati in rialzo a seguito della pubblicazione del documento sulla politica monetaria della Bce.

Lo S&P 500 ha raggiunto quota 2247,01, con un guadagno di 5,66 punti ossia dello 0,25%. Il Dow Jones è salito di 76,43 punti, pari allo 0,39%, a quota 19626,05. Il Nasdaq si è mosso in rialzo di 19,46 punti, ossia dello 0,36%, per toccare quota 5413,22.

Coerentemente con le aspettative, la Bce ha mantenuto i tassi di interesse invariati. Francoforte ha prolungato il suo programma di allentamento quantitativo fino al 2017. La Bce ha, inoltre, dichiarato che ridurrà gli acquisti di titoli da 80 a 60 miliardi di euro al mese.

Durante la conferenza stampa, il presidente della Bce, Mario Draghi, ha affermato che “l’incertezza prevale ovunque,” ma ha aggiunto che il rischio di deflazione è ampiamente svanito.

Come gli Stati Uniti, Draghi mantiene tutte le opzioni aperte, nel caso si dovessero verificare sviluppi negativi.

Valute

Dopo la diffusione delle notizie sulla Bce, la coppia EUR/USD si p mossa in ribasso, venendo negoziata a quota 1,610 con una perdita di 0,0140 punti ossia dell’1,31%. L’annuncio della Bce sul proseguimento del programma di acquisto dei titoli di Stato era ampiamente atteso. Tuttavia, l’effettiva decisione ha colto di sorpresa numerosi investitori, costringendoli a vendere così da muovere i prezzi nettamente in ribasso.

Dopo la pubblicazione delle notizie da Francoforte, l’indice del dollaro con scadenza a dicembre si è mosso in rialzo. L’andamento positivo dei mercati azionari ha contribuito all’apprezzamento della coppia USD/JPY a causa del carry trade. Al contrario, la coppia NZD/USD è scesa dai massimi. Nelle prime ore della sessione, il cambio era stato sostenuto dall’annuncio del governatore della Reserve Bank of New Zealand, Graeme Wheeler, il quale ha dichiarato che l’economia è in buono stato e che l’inflazione dovrebbe presto tornare ai livelli attesi.

Oro e greggio

I contratti future sull’oro con scadenza a febbraio negoziati sul Comex hanno reagito all’apprezzamento del dollaro muovendosi in ribasso per chiudere a 1171,40$, con una perdita di 0,61$ ossia dello 0,52%.

Nella giornata di venerdì, il Wti con scadenza a gennaio ha seguito un andamento volatile e ambivalente. Nelle prime ore della sessione, gli investitori hanno trascinato il petrolio in ribasso. Tuttavia, il greggio ha successivamente sperimentato un rimbalzo che lo ha riportato oltre la soglia psicologica dei 50$. Il prezzo di chiusura si è assestato ai 50,63$, in rialzo di 0,86$ ossia dell’1,73%. Il Brent si è mosso in modo simile, raggiungendo i 53,64$, con un rialzo di 0,64$ ossia dell’1,21%.

I trader hanno ignorato i dubbi circa l’effettiva attuazione del piano elaborato dall’Opec e dalla Russia per la riduzione della produzione. L’attenzione si è concentrata sulla riunione che l’Opec terrà con i paesi produttori che non fanno parte del cartello nel corso del fine settimana. Il vertice potrebbe condurre a un’intesa su un’ulteriore riduzione della produzione.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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