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Chipmaker da comprare adesso per rendimenti di lungo periodo

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Mar 29, 2022, 08:07 UTC

Ecco i chipmaker e le imprese della filiera dei semiconduttori da comprare adesso, per rendimenti di lungo periodo che superano la crisi.

Chipmaker

In questo articolo:

Nel bel mezzo di una crisi dei semiconduttori dovuta a catene di fornitura che in Cina si bloccano di continuo e alla carenza delle materie prime necessarie come il neon proveniente dall’Ucraina, parlare di acquisto azioni di chipmaker può apparire un azzardo.

Tuttavia è proprio quando siamo in momenti critici come questo che bisogna trovare le giuste società quotate. in grado di garantire all’azionista rendimenti sul lungo periodo.

Tra i chipmaker che promettono di offrire agli azionisti una resa robusta di lungo periodo, ne abbiamo individuati due che sono riusciti a battere i ribassi del mercato degli ultimi mesi ed hanno proseguito la loro strada verso nuovi rialzi.

Axcelis Technologies Inc. (ACLS)

Partiamo da Axcelis Technologies Inc. (ACLS), una società che si occupa nello specifico di fornire l’attrezzatura tecnologica avanzata alle imprese produttrici di semiconduttori. In particolare ACLS produce piattaforme di impianto ionico che servono a garantire la precisione, la purezza e la produttività dei semiconduttori prodotti nelle fabbriche.

La società, dunque, non produce semiconduttori ma le attrezzature necessarie alla produzione di questi ultimi. Da due anni i chipmaker sono alla ricerca di tali attrezzature per la realizzazione di nuovi impianti di produzione.

Stati Uniti ed Unione Europea, in particolare, hanno dato vita a due separati piani di investimento per la costruzione di nuovi impianti, e società come Axcelis sono in prima fila per fornire tutte le attrezzature necessarie.

Axcelis nel 2021 ha venduto il suo impianto Purion in Asia e in Europa a più fabbriche di semiconduttori, le quali ne hanno fatto richiesta per ampliare la rispettiva produzione di chip. Loo scorso anno ACLS ha aumentato le revenue del +39% rispetto al 2020. Il guadagno per azione è di 2,88 USD, in aumento del +97%.

I chip maker avranno bisogno per più anni di società come Axcelis, ed infatti il titolo a 12 mesi ha guadagnato il +109% e da inizio anno il +5,27%. Nonostante la volatilità di inizio 2022, il titolo ha saputo difendersi benissimo. Una azione Axcelis vale 78,49 USD.

Nvidia Corp (NVDA)

Passiamo al chip maker Nvidia Corp (NVDA). La società ai più è conosciuta come il produttore di schede grafiche per il gaming, ma rischia di essere una visione assai riduttiva perché Nvidia è pienamente coinvolta nella creazione del mondo virtuale, che chiamiamo Metaverso, con la sua piattaforma software Nvidia Omniverse e lo è da prima di Zuckerberg e la sua Meta Platform (FB).

Nvidia Corp è anche chipmaker di processori per i data center e di processori AI, tanto da aver contribuito alla costruzione del primo supercomputer AI della storia.

Il gaming è il core business, generando 12,4 miliardi di USD sui 26,9 miliardi dichiarati nell’ultima pubblicazione dei dati aziendali.

Da non sottovalutare la piattaforma di cloud gaming proprietaria di Nvidia, ovvero GeForce Now, che raggiunge 14 milioni di utenti a livello globale. I giochi sfruttano la potenza del cloud e non necessitano di installazione. La piattaforma è compatibile con PC e dispositivi mobile, e con le smart tv.

Omniverse, la piattaforma per la realtà virtuale, è usata da 100 mila sviluppatori. Con essa i programmatori creano giochi a AR e VR, o mondi virtuali a scopo industriale. La piattaforma è usata anche per la robotica e la progettazione di prodotti.

I processori AI sono utilizzati nell’automotive per la guida autonoma e nella robotica.

Non è andata in porto l’acquisizione di ARM per motivi di concentrazione e di monopolio. L’Antitrust britannico lo ha vietato applicando di fatto un meccanismo di “golden power”.

Da inizio anno NVDA ha perso il -4% e vale 282 USD.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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