Azioni growth USA scontate che hanno fondamentali di crescita

Per quanti sono convinti che per superare una fase di crisi sia necessario trovare titoli robusti ma parecchio scontati, ecco qui un paio di azioni growth USA sulle quali puntare e che nei prossimi mesi potrebbero portare all’azionista interessanti risultati positivi (almeno si spera).

Le azioni growth USA che qui presentiamo fanno parte del settore dei servizi digitali alle persone e alle imprese. Hanno performato bene durante la pandemia, una anche già prima della pandemia era una conferma.

Partiamo da PayPal, che è un titolo che conferma anno dopo anno la sua supremazia nel settore dei pagamenti digitali.

PayPal (PYPL)

Rispetto a 12 mesi fa PayPal (PYPL) ha perso ben il -51%, attualmente una azione PYPL vale 114,64 USD.

Come tutte le azioni growth USA, anche PYPL è caduta vittima della forte correzione che nel corso del 2021 hanno subito un po’ tutti i titoli di questo settore.

Ma PayPal non ha presentato risultati di esercizio negativi, anzi, ha chiuso il 2021 con un total payment volume (TPV) cresciuto del +33% raggiungendo gli 1,25 trilioni di dollari di volume.

Il ricavo netto è cresciuto del +18% a 25,4 miliardi di dollari. E per quanto riguarda il free cash flow, PayPal ha generato 5,4 miliardi di USD, in crescita del +9% nell’anno.

Questo significa che il titolo ha ora la possibilità di riprendersi grazie ai suoi fondamentali forti.

Come si nota dal grafico, tra l’altro, PayPal è rientrata ai prezzi pre-pandemici quando valeva intorno ai 100 USD o poco più. Appare essere un buon supporto per riprendere il normale andamento.

Si consideri, ancora, che la società ha aggiunto 49 milioni di nuovi account attivi, raggiungendo un totale di 426 milioni di account attivi nel 2021.

PayPal nel corso del 2021 ha aggiunto nuovi servizi di pagamento per i suoi clienti, tra cui il “compra ora, paga dopo” e sta proseguendo l’espansione nel settore delle criptovalute.

Per il 2022 è previsto un TPV dal 21% al 24% e ricavi sopra il 20%, afferma The Motley Fool.

DocuSign (DOCU)

DocuSign (DOCU) è un servizio di gestione della firma elettronica con la conservazione della documentazione in cloud.

La società offre una piattaforma nota come DocuSign Agreement Cloud. Le azioni a 12 mesi sono cadute del 49,53%. Anche in questo caso a giocare sono state le dinamiche della pandemia. Il titolo è stato prima portato verso nuovi massimi storici, poi è crollato al punto di partenza.

Quel che è importante notare è proprio il ritorno al punto di partenza. Prima della pandemia DOCU valeva intorno agli 80 USD per azione, attualmente vale 100 USD, ma i giorni scorsi aveva toccato anche i 75 USD.

La paura degli azionisti, che ha fatto sì che si allontanassero dal titolo, è che terminata la pandemia il servizio non serva più. La realtà dice che il 31 gennaio scorso DOCU ha presentato per il 2021 ricavi saliti del +45% a 2,1 miliardi di dollari, grazie ai ricavi sulle nuove iscrizioni balzati del +47%.

Sta crescendo la base clienti di DocuSign, nonostante il progressivo ritorno al lavoro in ufficio e l’abbandono da parte delle masse dello smart working. Segno che imprese e dipendenti hanno compreso il valore del servizio al di là dall’esigenza contingente imposta dalla pandemia nel 2020 e inizio 2021.

I clienti sono saliti ad un milione e il management confida nella sua capacità di far crescere anche nel 2022 la base clienti.

Del resto, ci spostiamo verso una realtà sempre più digitalizzata in cui i documenti cartacei vengono abbandonati: su questo non si tornerà indietro.