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Azioni esposte alla guerra in Ucraina: ecco quali sono

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Mar 14, 2022, 09:33 UTC

Le azioni esposte alla guerra in Ucraina e come hanno reagito alle sanzioni. Ecco quali sono quelle più esposte al mercato russo.

Azioni esposte alla guerra in Ucraina

La guerra di invasione scatenata dalla Russia in Ucraina, ha scombussolato gli equilibri geopolitici e di conseguenza anche le scelte di mercato di tantissime aziende internazionali.

Questo significa anche che vi sono azioni esposte alla guerra in Ucraina che potrebbero perdere significative quote di mercato e quindi di ricavi sul medio e lungo periodo, se la situazione non dovesse evolvere per il meglio.

Le principali banche di investimento statunitensi, JPMorgan e Morgan Stanley, hanno analizzato la situazione e verificato quali titoli azionari sono maggiormente esposti al mercato russo.

Vengono trattati principalmente titoli statunitensi e inglesi, ma tra loro troviamo anche aziende molto note che potrebbero essere nei nostri portafogli finanziari.

In particolare le due banche hanno segnalato quelle che hanno una esposizione al mercato russo superiore al 10%.

Non va trascurato il fatto che anche dal mercato ucraino alcune aziende si sono ritirate data l’impossibilità di proseguire l’attività con il conflitto in corso.

Da monitorare, poi, anche quelle società che potrebbero avere una esposizione in Bielorussia.

Azioni esposte alla guerra in Ucraina

Tra le società quotate con una elevata esposizione in Russia troviamo Coca Cola e PepsiCo. Due marchi internazionali del beverage apprezzate anche nel paese sempre più stretto nella morsa della dittatura.

I titoli più esposti risultano Polymetal (POLY), una compagnia mineraria che si occupa di estrazione di metalli, che ha una esposizione in Russia pari al 47%. Il titolo ha per questo perduto l’82% del suo valore in un mese.

Evraz (EVR), produttore di acciaio, ha una esposizione del 39% e questo ne ha causato un tracollo da 5,09 GBP a 0,85 GBP in un mese (-72% in un mese).

Nokian Renkaat (TYRES), produttore di pneumatici, ha una esposizione al mercato russo del 20%. Il titolo è passato dai 25 euro del 23 gennaio ai 13,87 euro della settimana scorsa, per poi risalire a 15,67 euro (-45% in un mese).

Renault (RNO) ha una esposizione del 19% in Russia, scrive il Financialounge citando i dati delle due banche. E in effetti il titolo ha vissuto un forte scivolone dai 37 euro del 16 febbraio ai 21 euro dell’8 marzo, ora è in recupero a 22,91 euro (-33% in un mese).

Ed ancora nella lista troviamo Mondi (MNDI), società globale di packaging che ha una esposizione del 12% in Russia. Anche in questo caso in concomitanza con l’inizio dell’invasione da parte dei militari di Vladimir Putin lo scorso 24 febbraio, il titolo è scivolato da 19 GBP a 13,16 GBP. Attualmente le sue azioni valgono 14,61 GBP.

Le altre azioni esposte alla guerra in Ucraina segnalate dalle due banche sono le seguenti:

  • McDonald’s (che ha chiuso i punti vendita temporaneamente);
  • Sylvamo;
  • Philip Morris;
  • Kinross Gold;
  • Arconic;
  • Mohawk Industries;
  • Uniper;
  • Fortum;
  • Automatic Data Processing;
  • Ferrexpo.

In Giappone, invece, da non sotto valutare l’esposizione di Japan Petroleum Exploration che ottiene il 23% dei suoi ricavi dalle attività in Russia. Ed ancora la giapponese Makita con una esposizione del 18% e l’indiana DR Reddy’s Laboratories con una quota del 20% dei ricavi.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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