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Azioni crollate a gennaio da mettere nel portafoglio ora

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Feb 4, 2022, 09:37 UTC

Azioni crollate a gennaio ed inizio febbraio 2020 che sarebbero da mettere nel portafoglio finanziario ora. Non tutte sono da scegliere, ma alcune sì.

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In questo articolo:

Gennaio ed anche questo inizio di febbraio si stanno rivelando drammatici per alcuni titoli azionari. Dopo il tonfo del -20% di Netflix (NFLX), ecco arrivare il tonfo tremendo anche di Meta Platform Inc (FB).

Tonfi del genere nel settore dei titoli azionari sono pesantissimi, ed anche l’Italia non ne è rimasta immune. Basti vedere che fine ha fatto Saipem (SPM) negli ultimi tre giorni.

Bisogna stare lontani dai mercati azionari in questo momento? Beh, sicuramente è richiesta una dose di attenzione aggiuntiva in questo 2022. Dopo i rialzi “drogati” della seconda metà del 2020 e del 2021, adesso basta un soffio di vento per spaventare i “cuori deboli” che operano sui mercati finanziari.

Tuttavia, per quanti hanno perso l’occasione di fare ingresso nei mercati nell’ultimo anno e mezzo, questo 2022 si prospetta come l’anno propizio. Correzioni del -30% e ben oltre rispetto ai massimi, sono occasioni che non bisognerebbe lasciarsi perdere.

Naturalmente bisogna distinguere tra il tonfo di Facebook e quello di Saipem, la seconda ha chiesto praticamente un salvataggio agli azionisti di maggioranza o a chiunque gli possa gettare una scialuppa.

Vediamo qui alcuni titoli che sono crollati, ma che si prospettano interessanti nel prossimo futuro.

Upwork

Negli ultimi tre mesi Upwork (UPWK) ha perso il 47,14% e da inizio anno il -22%, lo troviamo in caduta anche a 12 mesi del -46%.

Una bella botta non c’è che dire, l’impatto al suolo si è fatto sentire. Eppure la piattaforma d’incontro tra domanda e offerta di lavori digitali non è certo morta.

La piattaforma dove i freelance incontrano clienti da tutto il mondo, è da anni un punto di riferimento per un mercato del lavoro in evoluzione e che grazie alla digitalizzazione troverà un impulso rinnovato negli anni a venire.

Diciamo che nel 2020 il titolo ha vissuto il suo boom/bolla, ma ora è chiamato ad esprimere il suo potenziale nel corso dei prossimi anni. Kiplinger indica uno “strong buy”.

Sprout Social

Passiamo a Sprout Social (SPT), il titolo a tre mesi perde oltre la metà del suo valore e da inizio anno il -32,83%. Non si posiziona molto bene, anche se a 12 mesi perde soltanto il -9,35%.

SPT si occupa di fornire a governi e istituzioni educative strumenti per la gestione dei social media. La società è quotata in borsa da non molto, la IPO è avvenuta appena a dicembre 2019 ed ha quindi “approfittato” della crescita dell’intero mercato finanziario.

Ciò nonostante, Sprout Social vale ancora 60 dollari rispetto ai 17 dollari della IPO segnale che un interesse di lungo periodo è presente.

Secondo Kiplinger e gli analisti da loro contattati, anche su questo titolo è presente un giudizio di “buy” con un potenziale di crescita del +130% nel prossimo futuro.

NeoGenomics

Passiamo per concludere al settore sanitario, dove incontriamo NeoGenomics (NEO) società di ricerca impegnata nei test sul cancro. La società opera per ospedali e centri di ricerca internazionali, occupandosi di test sul DNA e sul RNA e di analisi su cellule.

Una attività d’elezione che la pone al centro del prossimo sviluppo di ricerche scientifiche nel campo tumorale, dove anche Candriam punta per il prossimo futuro.

Dopo una crescita costante dal 2015 al 2020, al netto di prese di profitto fisiologiche lungo il tragitto, il titolo NEO è cresciuto in modo impressionante nel corso del 2020 e di inizio 2021 con un massimo storico a 56 USD a fine 2020. Poi il declino con un -60% a 12 mesi e un crollo pesante del -44,59% negli ultimi tre mesi.

A breve NeoGenomics dovrebbe lanciare un suo prodotto per uso clinico denominato RaDaR, capace con un solo test di individuare ben 48 varianti di tumori analizzando il sangue dei pazienti.

Una volta immesso in commercio, questo prodotto sanitario dovrebbe garantire un alto ritorno e guadagni per i prossimi anni.

Anche per questo titolo gli analisti consigliano il “buy”.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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