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Agritech come investimento tematico. Nuova agricoltura cresce

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Dec 5, 2021, 10:11 UTC

L'agritech come investimento tematico del presente per sostenere il progresso in un settore strategico. Una nuova agricoltura germoglia.

agritech

In questo articolo:

L’agritech ovvero l’agricoltura avanzata che fa uso delle più recenti tecnologie dell’Industria 4.0 in particolare, inizia a germogliare tra gli investitori tematici secondo quanto riferisce il Financialounge su dati FinScience.

Secondo l’analisi, gli investitori si starebbero avvicinando all’agritech attraverso le sue molte sfaccettature e campi di applicazione, tra cui:

  • l’idroponica, che consiste nell’applicazione di varie tecniche di coltivazione fuori suolo;
  • il vertical farming, che sfruttando pareti verticali o inclinate aumenta la superficie di coltivazione, oppure fa uso di scaffalature in ambienti asettici dove si usano lampade a led che riproducono il Sole;
  • l’agricoltura urbana, che non riguarda soltanto gli orti urbani suddivisi in piccoli lotti da destinare ai cittadini, ma che può essere un nuovo modo di produrre cibo per le piccole comunità del quartiere;
  • la permacultura, o agricoltura rigenerativa che secondo alcuni studi sul campo (vedasi documentario dal titolo “Domani”) permetterebbe rese ben superiori a quelle dell’agricoltura intensiva;
  • l’intelligenza artificiale applicata all’agricoltura per l’irrigazione puntuale senza sprechi, l’uso di mezzi agricoli comandati a distanza via satellite e droni.

L’agritech è solo agli albori e molto c’è da fare in un campo dove i piccoli agricoltori spesso non hanno le competenze per fare il salto di qualità o non hanno le risorse economiche adeguate. E il recente Piano agricolo comune (Pac) dell’Unione Europea non appare essere stato approvato per migliorare effettivamente la situazione di questi ultimi.

Le società su cui puntare

Nel campo dei macchinari agricoli guidati a distanza e che fanno uso di intelligenza artificiale unita a tecnologia satellitare, raccolta di dati e risorse in cloud computing, troviamo in prima fila la Deere & Company (DE) che da molti anni ha sviluppato soluzioni tecnologiche in tale direzione e le ha messe in pratica su nuovi mezzi agricoli, ma anche su mezzi agricoli precedenti dotandoli di kit satellitari appositamente progettati.

Il titolo nel corso del 2020 e del 2021 è balzato da 108 USD a 392 USD, per poi oscillare intorno ai 349 USD: non scende sotto i 300 USD da febbraio 2021.

La società Digi International (DGII), pur essendo una società della seconda metà degli anni ‘80 ha saputo innovarsi e oggi produce e commercializza soluzioni per l’Internet of Things e per l’IIoT (le soluzioni industriali IoT). Il titolo ha vissuto fasi alterne, ma dal 2020 si è collocato su un nuovo massimo storico. La trasformazione dei settori industriali e l’innovazione che comprende anche l’uso di soluzioni IoT, potrebbero favorirla.

Osservati speciali anche tutti quei titolo di società che si occupano di ricerca genetica applicata all’agricoltura. Sebbene alcuni investitori attenti all’etica potrebbero emarginare tali titoli, va considerato che i cambiamenti climatici impongono l’uso di piante più resistenti alle infestazioni e ai repentini cambi di clima.

Genus plc (GNS), Bayer divisione cropscience, Nestlé (NESN) e General Mills (GIS) sono le società da tenere d’occhio.

Agritech tra sole e pioggia

L’agritech potrebbe dare nuovo impulso all’agricoltura e risolvere o calmierare alcuni degli effetti nefasti del cambiamento climatico, da un lato, dall’altro le tecnologie applicate all’agricoltura potrebbero aumentare la sicurezza alimentare e garantire i cibo a una popolazione in aumento.

Come ciò sarà applicato resta una sfida aperta.

 

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Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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