Il prezzo dell'oro resta minacciato dalla pressione ribassista, sul supporto di 1920 dollari. Una rottura avvierebbe la corsa ribassista.
Il prezzo dell’oro ha continuando a cedere terreno, rimanendo comunque sopra il livello di 1920 dollari l’oncia, che si conferma principale supporto di breve termine.
Per il resto della settimana, le previsioni tecniche vedranno come protagonista proprio questo livello di prezzo. Infatti, una rottura del supporto a 1920 dollari aprirebbe immediatamente la strada a un test dei 1900 dollari, su cui sarebbe concentrata molta più pressione di vendita.
Precisamente, stamattina alle ore 9:10 il prezzo dell’oro si trova esattamente a quota 1920 dollari l’oncia.
Entrando adesso nelle previsioni tecniche, iniziando con lo scenario ribassista, come sopra accennato, il livello di 1920 dollari l’oncia potrebbe essere infranto da una rinnovata pressione ribassista, che tenterebbe il break-out ribassista sotto i 1900 dollari, come passo successivo.
In caso di effettiva rottura anche di questo secondo supporto, il prezzo dell’oro potrebbe agevolmente scivolare anche fino ai 1850 dollari, segnando nuovi minimi relativi dopo il solido mese di Marzo 2022.
In un contesto di brevissimo termine, ad esempio a orizzonte settimanale, non si ritiene però che il prezzo possa spingersi oltre, a causa dei diversi livelli intermedi di supporto, sotto i 1900 dollari.
Al rialzo, invece, un allontanamento dal supporto di 1920 dollari potrebbe riportare a brevi passi il prezzo dell’oro intorno ai 1950 dollari. Qui, ci si potrebbe attendere un nuovo tentativo di consolidamento, per evitare di soffrire nuovamente l’eccessiva pressione bearish.
Solo sopra i 1950 dollari l’oncia, il prezzo dell’oro potrebbe tentare persino di estendere l’allungo fino al raggiungimento dei 2000 dollari. Per il momento, il ritorno a questo target psicologico non appare però agevole nel breve termine.
Per la giornata di oggi, attenzione principalmente agli ordini industriali in Germania e all’indice S&P PMI del settore delle costruzioni in Germania e Regno Unito.
Dagli USA, giungeranno gli aggiornamenti sulle scorte di petrolio e i minutes del FOMC, nella serata italiana.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.