Il prezzo del petrolio greggio WTI passa di mano ancora in forte calo, mentre il gas naturale potrebbe spingersi già sui 5 dollari nel corso dell'anno. Attenzione però ai ritracciamenti a queste altitudini.
Il prezzo del petrolio gregggio WTI passa di mano nuovamente in calo sotto i 59 dollari, forse come risultato dell’allentamento del rischio geopolitico globale. Nel complesso, il prezzo della commodity rimane però piuttosto piatto e le prospettive per la fine dell’anno non vedono grandi scostamenti laterali.
Invece, il gas naturale sta conservando la spinta rialzista che ha permesso il superamento della resistenza a 4,90 dollari e ora si trova sulla resistenza intermedia di 4,920, dopo aver toccato un massimo relativo a 4,973 dollari.
L’obiettivo rialzista per il gas naturale rimane quello di 5 dollari tondi, caratterizzato da una forte connotazione psicologica.
Intanto, oggi al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI segna esattamente 58,84 dollari al barile e il gas naturale passa di mano a 4,915 dollari.
Il prezzo del petrolio greggio WTI continua ad arretrare sotto il supporto a 59 dollari al barile, stabilizzandosi dopo essere scivolato al di sotto del canale ascenente che aveva guidato la ripresa.
Ulteriori supporti si trovano a 58,50 e 57,80 dollari, prima dei target di 57,50 e 57 dollari al barile. Invece, la prima delle resistenze di rilievo si trova a 59,20 dollari e l’obiettivo rialzista principale rimane rappresentato dal livello tondo e psicologico di 60 dollari.
Tra gli scenari opposti, quello ribassista mi pare ancora il più plausibile, dunque attenzione ad eventuali arretramenti sotto i 58 dollari tondi.
Il prezzo del gas naturale tenterà di stabilizzarsi almeno sopra la resistenza intermedia di 4,85 dollari, così da permettere di costruire una sorta di cuscinetto contro i naturali e fisiologici ritracciamenti che potrebbero susseguirsi ora che la commodity sta toccando nuovi massimi relativi.
Se questo tentativo di stabilizzazione sarà efficace, il gas naturale potrà proseguire al rialzo verso i 4,925 e i 4,950 dollari. L’obiettivo più vicino al target di 5 dollari è quello già testato fuggevolmente a 4,973 dollari, nella giornata di ieri. Prima del livello di 5 dollari, ci attendiamo un tentativo di accumulazione che potrebbe perdurare per alcune sessioni di scambio.
Fin qui, abbiamo esposto esclusivamente lo scenario più probabile, quello rialzista; in caso di rottura sotto il supporto a 4,85 dollari, lo scenario ribassista potrebbe contemplare anche un calo sotto i 4,65 e i 4,50 dollari.
Per uno sguardo a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico. È inoltre possibile seguire la nostra pagina Facebook per rimanere aggiornati sulle ultime notizie economiche e analisi tecniche.
Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.