Il prezzo del petrolio greggio WTI passa di mano sopra la resistenza principale di 58,50 dollari e il gas tenta la rottura del target a 4,65$.
Il prezzo del petrolio greggio WTI passa di mano ancora stabile sopra i 50 dollari, in lieve recupero dunque rispetto agli ultimi movimenti più spiccatamente ribassisti. Il ritorno in territorio anche solo moderatamente rialzista è però poco probabile al momento.
Il gas naturale, invece, ha esteso ulteriormente il suo allungo portandosi sopra i 4,6 dollari e non lontano dai recenti massimi relativi.
Precisamente, oggi al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI passa di mano sui 58,55 dollari al barile e il gas naturale segna 4,616 dollari.
Il prezzo del petrolio greggio WTI si muove sopra i 58,50 dollari, in un timido movimento rialzista che potrebbe estendersi anche lungo le resistenze successive di 58,80 e 59,20 dollari al barile. Un recupero di entrambe queste fasce di prezzo potrebbe suggerire un rafforzamento della struttura tecnica, ma l’obiettivo a 60 dollari è ancora distante.
Anche in caso di raggiungimento di quest’ultimo target, teniamo a evidenziare che il vero e proprio scenario rialzista partirebbe solo da un ritorno sull’area di 62 dollari al barile, che per lungo tempo aveva fatto da baricentro delle quotazioni, prima degli ultimi arretramenti.
Quanto ai riferimenti tecnici più rilevanti, segnaliamo che il prezzo del WTI è ancora ben distante da tutti gli indicatori principali. Tra questi, il più vicino è l’EMA a 30 giorni a 59,67$.
Il prezzo del gas naturale passa di mano in deciso rialzo e sta tentando di stabilizzarsi sopra la resistenza di 4,65$. Abbiamo però osservato in questa fascia di prezzo un certo arretramento causato dalle fisiologiche prese i profitto.
Nella giornata odierna, il gas potrà dunque rimanere nei pressi di questa resistenza per tentare una rottura definitiva verso l’obiettivo successivo a 4,80 dollari.
In caso di nuovi e definitivi rimbalzi al ribasso, il supporto di 4,50 dollari dovrebbe reggere la pressione di vendita. Ulteriori ribassi potrebbero spingere il prezzo del gas naturale fino ai livelli di 4,30 e 4,20 dollari, entrambi ben difesi.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.