Lunedì il prezzo dell'Oro sta subendo il rientro dei ribassisti, mantenendosi comunque stabile vicino al massimo di un mese toccato nell’ultima sessione.
Il prezzo dell’Oro sta mostrando qualche segno di fatica nel proseguire il suo recente rimbalzo, mantenendosi sotto il massimo di un mese raggiunto venerdì scorso. Nonostante un recupero giornaliero in zona 2.679 $, il metallo giallo non è riuscito a capitalizzare su una spinta rialzista sostenuta. Questo è in parte dovuto alla forza del dollaro americano e ai rendimenti obbligazionari USA elevati, che continuano a limitare la crescita del prezzo dell’Oro.
Le aspettative di un rallentamento nei tagli dei tassi da parte della Federal Reserve, in seguito ai dati positivi sulle buste paga non agricole (NFP), hanno alimentato il rialzo del dollaro americano, agendo da freno per il metallo giallo.
Le aspettative del mercato riguardo a un possibile rallentamento nei tagli dei tassi di interesse da parte della FED hanno contribuito a un rafforzamento dei rendimenti obbligazionari statunitensi, che hanno raggiunto livelli elevati, e al conseguente rafforzamento del dollaro americano. Tuttavia, nonostante questi fattori contrari, il prezzo dell’Oro trova supporto nelle preoccupazioni globali che continuano a esercitare una pressione sull’appetito per il rischio. Le tensioni geopolitiche in Ucraina, la continua incertezza economica e la crescente avversione al rischio continuano a sostenere la domanda di beni rifugio come l’oro.
L’ultimo rapporto NFP ha mostrato un forte incremento delle buste paga non agricole a dicembre, con 256.000 nuove assunzioni, superando le stime di 160.000 unità. Inoltre, il tasso di disoccupazione è sceso inaspettatamente al 4,1%, supportato da un’inflazione salariale annuale che ha mostrato una lieve discesa al 3,9%. Sebbene questi dati siano positivi per l’economia, la loro implicazione sul prezzo dell’Oro è che potrebbero rafforzare la posizione della FED nei confronti di un intervento meno aggressivo, con conseguente pressione sui metalli preziosi.
Al momento della scrittura il prezzo del metallo giallo quota 2.685,21 $, in ribasso dello 0,15% e con gli orsi in procinto di gettare le basi per iniziare una correzione. Gli orsi attendono una chiusura sotto i 2.680 $, che permetterà ai ribassisti di iniziare a pressare fortemente il prezzo dell’Oro per raggiungere il target fissato nei pressi del limite inferiore del canale rialzista a 2.640/2.650 $.
Al rialzo, un aumento della pressione rialzista verrebbe vista solamente da una netta chiusura sopra il livello chiave dei 2.700 $, che permetterebbe ai tori di puntare verso il livello annuale dei 2.790,17 $, il massimo storico; tuttavia, occorre fare attenzione alla resistenza dei 2.720 $, il quale potrebbe essere un grosso ostacolo.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.