Lunedì il prezzo dell'Oro attira alcuni acquisti al ribasso e trae sostegno da una combinazione di fattori, ossia le tensioni in Medio Oriente, il nervosismo per le elezioni negli Stati Uniti e un modesto calo del dollaro USA.
Il prezzo dell’Oro continua a lottare per mantenere il suo slancio intraday al di sotto dei 2.750 $ nella sessione europea di lunedì. Nonostante le tensioni geopolitiche in Medio Oriente e la crescente incertezza politica negli Stati Uniti, che hanno incrementato la domanda di beni rifugio come il metallo giallo, l’Oro rimane sottoposto a pressioni di mercato contrastanti. Inoltre, la leggera flessione del dollaro americano rispetto al suo recente massimo del 30 luglio offre un moderato supporto al metallo giallo.
Tuttavia, il contesto di mercato positivo e le prospettive di un possibile approccio meno aggressivo della Federal Reserve in merito ai tassi d’interesse potrebbero limitare i potenziali guadagni del metallo giallo. Questo clima di cautela è accentuato dall’attesa per importanti dati economici statunitensi previsti nel corso della settimana, tra cui la stima anticipata del PIL del terzo trimestre, l’indice PCE sui prezzi delle spese per consumi personali e il rapporto mensile sulle buste paga non agricole (NFP).
I recenti guadagni del dollaro americano e il suo livello più alto dal 30 luglio sottolineano un clima favorevole per il biglietto verde, guidato dalle aspettative di una politica monetaria meno aggressiva da parte della FED. Infatti, lo strumento FedWatch riflette una probabilità quasi certa di un taglio dei tassi di 25 punti base (0,25%) da parte della FED nella riunione di novembre.
Tale prospettiva ha permesso al dollaro americano di mantenere i guadagni delle ultime settimane, contribuendo a un aumento dei rendimenti sui titoli del Tesoro USA, che a sua volta esercita pressioni al ribasso sul metallo giallo.
Da una prospettiva tecnica, i ripetuti fallimenti nel trovare slancio sopra i 2.750 $ giustificano una certa cautela da parte degli investitori del metallo giallo. Quindi, sarà prudente attendere una certa chiusura sopra i 2.750 $ prima di vedere un certo aumento delle posizioni dei tori, che vedranno la resistenza dei 2.760 $ un chiaro punto di svolta (e spinta LONG) per il prezzo dell’Oro, il quale ora ha messo nel mirino il livello chiave 2.770 $ come prossimo obiettivo rialzista.
D’altro canto, una chiusura nettamente sotto i 2.715 $ renderebbe gli orsi più audaci nell’iniziare una correzione, con il livello chiave dei 2.700 $ a fungere sia da obiettivo ma soprattutto da ostacolo prima di vedere il prezzo dell’Oro estendersi fortemente al ribasso, con il supporto dei 2.670 $ a rappresentare il successivo target SHORT.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.