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Durante la sessione asiatica di venerdì, l’Indice del Dollaro USA (DXY) ha registrato un leggero rialzo, attestandosi intorno a 98,15. La cautela ha dominato i mercati, in attesa del rapporto sull’occupazione di agosto, un dato che potrebbe orientare le aspettative riguardo alla prossima mossa della Federal Reserve.
L’aumento dell’Indice DXY si è verificato nonostante il rallentamento degli indicatori del mercato del lavoro. Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono cresciute più del previsto, mentre i dati ADP hanno segnalato che i salari nel settore privato sono aumentati di soli 54.000 unità ad agosto, ben al di sotto dei 106.000 revisionati di luglio e dei 65.000 previsti.
Questa debolezza ha alimentato scommesse di mercato su una revisione delle politiche. Lo strumento CME FedWatch assegna ora una probabilità vicina al 100% di un taglio dei tassi a settembre, in aumento rispetto all’87% della settimana precedente.
Le dichiarazioni dei responsabili politici hanno inoltre influenzato il sentiment. Il presidente della Fed di New York, John Williams, ha dichiarato che tagli graduali dei tassi rimangono possibili qualora le condizioni economiche lo consentano, pur sottolineando la necessità di conciliare l’elevata inflazione con la debolezza del mercato del lavoro.
Il presidente della Fed di Chicago, Austan Goolsbee, ha osservato che il mercato del lavoro potrebbe già essere in corso di deterioramento, rafforzando le aspettative per un orientamento cauto da parte della Fed.
L’attenzione si concentra ora sul rapporto sui Nonfarm Payrolls di agosto. Gli economisti prevedono l’aggiunta di 75.000 posti di lavoro, con un tasso di disoccupazione in leggero aumento fino al 4,3%.
Un dato più debole potrebbe consolidare le aspettative di una Fed dovish, mentre numeri più forti potrebbero alleviare la pressione sull’Indice DXY, mantenendo alta l’ipotesi di tassi più elevati.
L’Indice del Dollaro USA (DXY) è in contrazione intorno a 98,13, mantenendosi appena sopra la 200-EMA a 98,16 e la 50-EMA a 98,17, evidenziando indecisione nei pressi delle medie mobili chiave. L’azione dei prezzi ha formato una struttura in contrazione con massimi decrescenti e minimi crescenti, indicando una fase di consolidamento in attesa di un breakout.
I livelli di resistenza si attestano a 98,43 e 98,63, mentre il supporto immediato si trova a 97,87 e 97,71. L’RSI è a 45, segnalando un indebolimento del momentum senza raggiungere condizioni di ipervenduto.
Un superamento di 98,43 potrebbe segnalare un rinnovato slancio verso 98,83, mentre un ribasso al di sotto di 97,87 potrebbe innescare una discesa più marcata. Per il momento, gli operatori attendono un movimento decisivo al di fuori di questo intervallo di consolidamento.
L’GBP/USD è in contrazione nei pressi di $1,3454, mantenendosi appena sopra la 50-EMA a $1,3447 e la 200-EMA a $1,3463, entrambe fungendo da riferimenti a breve termine. Il cambio si sta consolidando all’interno di un ampio triangolo discendente, con una resistenza immediata a $1,3489 e livelli di resistenza più solidi a $1,3543 e $1,3594. Sul lato ribassista, il supporto è a $1,3416, seguito da $1,3376 e $1,3341.
L’RSI a 56 suggerisce un miglioramento del momentum senza avvicinarsi a condizioni di ipercomprato. Un superamento di $1,3489 potrebbe innescare ulteriori rialzi, mentre il mancato mantenimento di $1,3416 rischia una nuova ondata di vendite.
Per il momento, il sentiment è cautamente rialzista finché il prezzo rimane supportato al di sopra della linea di tendenza ascendente a partire dai minimi di agosto.
L’EUR/USD è in contrazione nei pressi di $1,1670, mantenendosi al di sopra del supporto della linea di tendenza che ha guidato il prezzo in rialzo dalla fine di agosto. Il cambio si sta consolidando appena sopra la 50-EMA a $1,1659 e la 200-EMA a $1,1656, entrambe fungendo da riferimenti a breve termine.
La resistenza immediata è intorno a $1,1682, con ulteriori obiettivi di rialzo a $1,1708 e $1,1735. L’RSI è a 58, indicando un miglioramento del momentum pur mantenendosi al di sotto dei livelli di ipercomprato. Una chiusura sostenuta sopra $1,1682 potrebbe rafforzare il sentiment rialzista, aprendo la strada a livelli superiori.
Dal lato ribassista, il supporto si trova a $1,1614, seguito da $1,1578 come ulteriore cuscinetto. Per il momento, il sentiment favorisce un graduale rialzo, mentre il supporto della linea di tendenza rimane intatto.
Arslan è un MBA in finanza e possiede anche una laurea MPhil in finanza comportamentale. Esperto in analisi finanziaria e psicologia degli investitori, Arslan utilizza il suo background accademico per offrire preziose intuizioni sul sentiment di mercato e sulla probabilità che gli strumenti siano sovraacquistati o sovrasvenduti.