Pubblicita'
Pubblicita'

FTSE MIB – Il Pil rallenta ma la spesa pubblica cresce

Da:
Sebastiano Raimondo
Aggiornato: Aug 5, 2018, 09:27 UTC

Il conto economico del Paese non dovrebbe seguire le regole che si usano per fare la spesa. Tuttavia, una cosa è simile. Le spese impreviste dovrebbero essere limitate oppure coperte con altre entrate.

economy news

Secondo i dati forniti dall’ex ministero dell’Economia Padoan e dall’attuale Tria, la crescita del nostro Paese avrebbe dovuto sfiorare l’1.5% nel 2018. Questa rosea aspettativa non si è verificata a causa di una serie di fattori che non dovrebbero essere inputati esclusivamente all’Italia e alla gestione dell’economia.

Uno di questi fattori, per la verità abbastanza inaspettato, è la minaccia di tariffa sui prodotti italiani esportati negli Stati Uniti. Un secondo fattore riguarda il rallentamento dell’economia europea nel suo complesso.

 

Potremmo citare altre motivazioni ma il bilancio finale non cambierebbe. La crescita all’attuale 1.1% significa un incremento del deficit dello 0.2%

 

Il punto di vista di Di Maio

 

Secondo il vice presidente del Consiglio Di Maio, non ci sono troppi problemi. Riferendosi all’incontro con il ministro dell’economia di venerdì ha affermato “Ieri abbiamo fatto il primo incontro con il presidente del Consiglio Conte e il ministro Tria per coordinare le prossime politiche pubbliche, non c’è bisogno di nessuno strappo con l’Unione europea ma un dialogo decisivo e sincero per riuscire ad ottenere delle cose”

 

Quello di cui non ha parlato è che in gioco ci sono:

  • Flat Tax,
  • Reddito di cittadinanza
  • Riforma delle pensioni

Ognuna di loro porta con sé un conto più o meno salato e certamente non leggero.

Previsioni

Forse non sarà questo il più grande problema del nostro Paese. O forse lo è e stiamo aspettando che qualcosa succeda o che qualcuno agisca. Quello che è certo è che il debito pubblico cresce invece che diminuire. Crescerà ancora di più quando usciremo da una politica monetaria europea espansiva.

Se l’impatto sul FTSE MIB ad oggi non è forte, non aspettiamoci che non lo sia in futuro. Se non riusciamo a muoverci con il vento a favore, qualcun altro ci muoverà e non chiederà.

Nei prossimi giorni ci aspettiamo una lieve ripresa che porterebbe FTSE MIB a muoversi verso 21800 punti. Questo sarà seguito da forti oscillazioni nell’area 21400 e 22200.

Sull'Autore

Sebastiano ha un background in Business Administration con esperienze di studio alla Boston University. Dopo i suoi studi ha proseguito la sua carriera come consulente in aziende quali Accenture e Deloitte. In entrambi i casi si è focalizzato in ambito fintech coniugando la passione per la tecnologia al suo lavoro. Attualmente scrive di come la tecnologia influenza l’economia su alcuniportali online.

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'