Euro Dollaro (EUR/USD), Previsioni: Supporto a 1,16 Ancora in Fase di Test

Il cambio euro dollaro continua a sfidare la tenuta del supporto a 1,16, già testato a più riprese e forato brevemente due giorni fa. La pressione ribassista è il risultato della debolezza delle economie UE. A ciò si aggiunge, però, un recupero del dollaro USA; che nelle scorse settimane aveva perso quota in maniera significativa.

Per la chiusura weekly attuale, la tenuta o meno del supporto a 1,16 sarà fondamentale. Un eventuale calo (anche limitato, su 1,1580) potrà aprire una stagione ribassista negli ultimi due mesi dell’anno in corso. Il mantenimento di questa soglia potrebbe invece dare sicurezza al mercato e favorire la ripresa quantomeno sulla fascia tra 1,1620 e 1,1650.

Intanto, oggi al momento della scrittura, il cambio euro dollaro segna esattamente 1,1602.

Previsioni sul cambio euro dollaro

Se il supporto a 1,1600 dovesse reggere nella chiusura settimanale, il mercato potrebbe interpretarlo come segnale di stabilizzazione. In tal caso, si aprirebbe la possibilità di un rimbalzo tecnico verso la fascia compresa tra 1,1620 e 1,1650, con estensioni potenziali fino a 1,1685.

Questo movimento sarebbe favorito da eventuali dati macro positivi provenienti dall’Eurozona o da una pausa nel rafforzamento del dollaro USA. Il superamento di 1,1650 con volumi crescenti potrebbe inoltre innescare un cambio di sentiment, con obiettivi di medio termine in area 1,1720 e 1,1750.

Al contrario, una rottura critica del supporto a 1,16 potrebbe confermare l’avvio di una fase ribassista più strutturata. In questo caso, il cambio euro/dollaro potrebbe dirigersi verso i livelli di 1,1550 e 1,1500, già testati nei mesi estivi. La pressione potrebbe intensificarsi in presenza di ulteriori segnali di debolezza economica nell’Eurozona o di una prosecuzione del rafforzamento del dollaro, spinto da politiche monetarie restrittive o da dati USA superiori alle attese.

Il calendario economico di oggi

Il calendario economico di oggi vede protagonisti gli indici PMI in Germania e nell’Eurozona, a cui faranno seguito gli equivalenti di S&P per gli Stati Uniti e soprattutto il tasso d’inflazione aggiornato, sempre negli USA.

Tutti questi dati potranno influire in maniera significativa sugli sviluppi di brevissimo termine per il cambio euro dollaro, soprattutto considerando il posizionamento attuale sul supporto principale di 1,16.

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