Il cambio euro dollaro rimane stabile sotto quota 1,16 dopo una lieve ripresa che ha allontanato l'ipotesi di un ritorno sui minimi relativi
Il cambio euro dollaro è rimasto stabile intorno al livello intermedio di 1,1560 non senza un tentativo di allungo verso 1,16, fallito rapidamente.
Il mercato appare in cauta attesa, con gli investitori concentrati sugli sviluppi politici negli Stati Uniti e sui dati macro dell’Eurozona. La pressione ribassista rimane però piuttosto solida e allontana le prospettive di un agevole superamento della resistenza a 1,16.
Intanto, oggi al momento della scrittura, il cambio euro dollaro è stabile a 1,1563.
Alla luce della recente stabilizzazione del cambio EUR/USD intorno alla soglia tecnica di 1,1550 e del progressivo miglioramento del sentiment globale, lo scenario tecnico per le prossime sedute appare moderatamente costruttivo. Il mantenimento sopra le medie mobili a 20 e 50 periodi sul grafico a 4 ore suggerisce una lieve pressione rialzista, ancora in fase di consolidamento.
Nel breve termine, il cambio potrebbe tentare un’estensione verso la prima resistenza posta a 1,1570. Il superamento di questo livello aprirebbe la strada a un test in area 1,1590 e, in seconda battuta, verso quota 1,1600. Tuttavia, come già accennato, il breakout di quest’ultimo target richiederebbe una spinta rialzista più decisa, che al momento non si manifesta con sufficiente chiarezza né sul piano tecnico né su quello fondamentale.
Guardando allo scenario ribassista, eventuali segnali di debolezza potrebbero riportare il cambio verso i supporti a 1,1540–1,1530, zona di convergenza delle medie mobili. Una rottura di questi livelli aprirebbe la strada a un test più profondo in area 1,1500, con possibile estensione fino a 1,1450, punto terminale del precedente movimento discendente.
Al momento, però, tale scenario appare meno probabile, a meno di un improvviso deterioramento del sentiment o di sorprese negative sul fronte macroeconomico.
Anche quest’oggi il cambio euro dollaro potrebbe rimanere piuttosto stabile, in assenza di dati macro dagli USA. Attendiamo solo l’indice ZEW del sentiment economico in Germania e a livello dell’Eurozona.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.