EUR/USD, analisi giornaliera, previsioni – La coppia EUR/USD stabile dopo il rimbalzo dai minimi mensili della sessione precedente

La coppia EUR/USD ieri ha visto un brusco calo durante la sessione americana e fatto segnare un nuovo minimo a 1,1359. Nelle ultime ore il dollaro USA si è rafforzato su tutta la linea, in particolare rispetto allo yen e alle valute europee, mentre i prezzi dei titoli di Wall Street consolidano le perdite che hanno fatto seguito al crollo dei mercati azionari globali iniziato lunedì. All’inizio di ieri, la coppia ha raggiunto un picco a 1,1472, ai massimi dal 7 novembre, ma poi è arretrata e ha perso forza, effettuando una correzione che ha visto la coppia perdere più di 100 pip. Complessivamente, ieri la propensione al rischio ha dominato i mercati finanziari, con il biglietto verde che ha guadagnato terreno non solo contro la moneta comune, ma anche contro la maggior parte delle principali valute rivali. Al momento della stesura di questo articolo, la coppia EURUSD è rimbalzata dai minimi mensili e si muove vicino a 1,1378, in rialzo dello 0,07% da inizio giornata.

La risposta dell’UE al bilancio italiano rimane al centro dell’attenzione in giornata

La caduta non può essere attribuita esclusivamente alla propensione al rischio, visto che l’EUR ha avuto la sua giusta dose di debolezza. Il catalizzatore iniziale del calo dell’euro è stato un nuovo periodo di tensione tra la Commissione europea e l’Italia sul bilancio del 2019. Il paese si rifiuta di ridurre il disavanzo del 2,4% previsto nel suo bilancio e, quel che è peggio, il vice primo ministro Salvini ha minacciato di porre il veto al prossimo bilancio settennale del blocco se la Commissione europea insisterà sulle sanzioni. La battaglia verbale si è intensificata in vista della risposta dell’UE, attesa in giornata, alla sfida italiana. La valuta comune è stata anche influenzata dai commenti di Weidmann della BCE, stando alle quali la normalizzazione delle politiche richiederà diversi anni. La coppia EUR / USD è sulle difensive in vista della risposta ufficiale dell’Unione europea al progetto di bilancio italiano; intanto il differenziale di rendimento Italia-Germania ha raggiunto il massimo da 5,5 anni, a 327 punti, durante l’orario di mercato di ieri, un livello visto l’ultima volta il 4 aprile 2013.

Ciò ha aggiunto forte pressione ribassista sulla moneta comune, con l’incombente minaccia di sanzioni contro il governo italiano, specialmente quando il ministro italiano dell’Economia Giovanni Tria ha accusato l’UE di concedere più spazio alla Francia in materia di budget e ha sottolineato che il “saldo primario” italiano, che esclude i costi di servizio del debito, è in attivo per quasi 20 anni. L’Italia sottolinea che sono necessarie misure espansive per far fronte a un rallentamento economico che interessa tutta l’Europa. La risposta dell’UE oggi potrebbe avefre un ulteriore effetto ribassista sull’Euro se il risultato sarà contrario all’Italia, con le tensioni politiche verso nuovi massimi. D’altro canto, se l’UE dovesse addolcire la propria posizione, la tensione potrebbe scendere drasticamente, riportando l’euro sopra il massimo di ieri a 1,1472. Quanto ai dati macroeconomici di oggi, il calendario europeo rimane tranquillo, mentre il mercato statunitense vedrà il rilascio dei dati delle vendite di case esistenti e i dati core sugli ordini di beni durevoli insieme ai dati settimanali sulle riserve di greggio.