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EUR/USD analisi giornaliera, previsioni – EUR/USD vicino ai minimi della sessione precedente in vista dell’aggiornamento sul PIL degli Stati Uniti

Da:
Colin First
Pubblicato: Oct 26, 2018, 06:27 UTC

Al momento della stesura di questo articolo, la coppia rimane pressoché invariata con una tendenza al ribasso, e si attesta a 1,1366, in calo dello 0,07% da inizio giornata.

EUR/USD analisi giornaliera, previsioni – EUR/USD vicino ai minimi della sessione precedente in vista dell’aggiornamento sul PIL degli Stati Uniti

La coppia EUR/USD ha sfondato il livello degli 1,1400 $ e ha toccato ieri un nuovo minimo mensile a 1,1355, in seguito a una delle riunioni della politica monetaria della BCE più irrilevanti dell’anno. La banca centrale, come ampiamente previsto, ha deciso di lasciare i tassi invariati invariati e la dichiarazione di accompagnamento non ha riservato sorprese. Durante la conferenza stampa, Draghi ha cercato di placare gli animi sulla situazione italiana, dicendosi sicuro del fatto che le parti coinvolte raggiungeranno un accordo. Ha ribadito la necessita di offrire uno stimolo significativo per l’inflazione, aggiungendo che, nonostante la perdita di spinta, si aspetta una ripresa verso la fine dell’anno. La coppia ha visto un piccolo incremento dei prezzi durante il discorso di Draghi, salendo fino a 1,1432, ma nelle ore di mercato asiatico di oggi si è diretta ben all’interno della maniglia degli 1,13$. Al momento della stesura di questo articolo, la coppia rimane pressoché invariata con una tendenza al ribasso, e si attesta a 1,1366, in calo dello 0,07% da inizio giornata.

EUR/USD grafico orario

Molto probabile un ulteriore calo per valuta comune

La Banca centrale europea (BCE) ha riaffermato il suo impegno a porre fine al programma di acquisto titoli a dicembre, nonostante le preoccupazioni per il bilancio italiano, l’impasse per la Brexit e i dati più recenti deludenti. Ma l’EUR non è riuscito a riprendere quota: il vicepresidente della Fed, Clarida, ha infatti segnalato che i funzionari della Fed rimangono impassibili rispetto al recente crollo del mercato azionario e, quindi, i differenziali di rendimento sono destinati ad ampliarsi ulteriormente a favore dell’USD. Nel frattempo, c’è stato un aumento della propensione al rischio degli investitori, mentre in Asia lo yuan cinese è sceso a un nuovo minimo da 21 mesi contro il dollaro USA, scatenando i timori di un’ulteriore escalation della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Se la paura dovesse prender il sopravvento, gli asset a rischio elevato potrebbero perdere terreno nell’ultima sessione di trading della settimana.

Sul fronte dei dati in uscita, il mercato europeo vedrà il rilascio dei dati sul clima dei consumatori tedeschi Gfk e i dati sull’IPP francesi, mentre i mercati statunitensi vedranno il rilascio dei prezzi PCE core, i dati preliminari sul PIL del 3° trimestre, le aspettative dei consumatori dell’Univ. di Michigan e gli aggiornamenti dei dati Michigan Consumer Sentiment. Più tardi, i mercati europei vedranno anche i discorsi di Coeure e Draghi della BCE. Guardando dal punto di vista tecnico, per ora il percorso di minor resistenza è al ribasso. Una lettura del PIL al di sotto delle previsioni sarebbe negativa per l’USD, ma i guadagni dell’euro sarebbero ancora limitati, dal momento che un brusco rallentamento nella più grande economia mondiale potrebbe non essere di buon auspicio per le azioni, già avverse al rischio. Il supporto e la resistenza previsti per la coppia sono rispettivamente a 1,1355, 1,1300, 1,2965 e 1,1422, 1,1468, 1,1500.

 

Sull'Autore

Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di  FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.

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