EUR/USD, analisi giornaliera, previsioni – EUR/USD stabile sopra la maniglia 1,14 dopo i commenti accomodanti della Fed

La coppia EUR / USD venerdì è tornata sopra la maniglia 1,14 al giungere della notizia secondo cui il presidente degli Stati Uniti Trump avrebbe detto che la Cina vuole fare un accordo commerciale. Anche se Trump sostiene che l’accordo tra Stati Uniti e Cina non ha raggiunto un livello accettabile, il governo degli Stati Uniti non imporrà alcuna nuova tariffa sulla Cina. Questo commento ha stimolato la propensione al rischio degli investitori, aiutando EURO a prendere complessivamente slancio nell’ultima sessione di trading della settimana. Ciò è stato ulteriormente supportato da un’ampia correzione del dollaro statunitense, che ha visto la coppia in rialzo di 200 pip dai minimi del 2018 toccati lunedì, a quota 1,1215: la coppia ha chiuso a favore dell’EURO, in rialzo dello 0,81% da inizio giornata.

I fondamentali dell’EURO non supportano i guadagni recenti

La coppia EUR / USD nelle prime ore del mercato asiatico si è mossa bene vicino ai massimi di venerdì intorno all’a maniglia 1,14; gli investitori appaiono prudenti in seguito ai commenti accomodanti di Richard Clarida, vice presidente della Fed, stando ai quali un rallentamento della crescita globale potrebbe influenzare le prospettive dell’economia statunitense; il presidente della Reserve Bank of Dallas, Robert Kaplan, in un’intervista separata con Fox Business, ha poi parlato di un rallentamento della crescita in Europa e in Cina. Mentre gli analisti considerano questi commenti come un fattore di rischio accettabile, dato che la Fed è sempre rimasta dipendente dai dati per gli aumenti dei tassi, gli investitori hanno interpretato gli ultimi commenti in modo accomodante, con una conseguente debolezza del biglietto verde.

Al momento della stesura di questo articolo, la coppia EUR / USD sta operando a 1,1404, in ribasso dello 0,11%, in una gamma limitata e orientata in lieve ribasso dopo massimo di venerdì di 1,1419. Tuttavia, è altamente improbabile che l’EURO riesca a mantenere questi guadagni a lungo termine, poiché i fondamentali puntano in direzioni diverse, dal momento che i dati macroeconomici europei della scorsa settimana hanno fatti segnare risultati scarsi. L’euro si è mosso quasi esclusivamente su flussi anti-dollaro e propensione al rischio e ci aspettiamo lo stesso questa settimana; la valuta guarda oltre le eventuali debolezze del rapporto IPP in Germania o del PMI dell’Eurozona, tuttavia le prospettive per il dollaro USA rimangono stabili nel medio-lungo termine; sia gli investitori sia gli analisti si aspettano che la Fed aumenti i tassi di interesse e fornisca indicazioni favorevoli a una stretta.