Lo scenario ribassista potrebbe trovare ulteriore conferma se l'indice del costo del lavoro degli Stati Uniti supererà le stime, segnalando una ripresa dell'inflazione dei prezzi salariali.
Il sentiment è piuttosto ribassista e, nonostante i dati positivi sull’inflazione tedesca, ieri l’EUR chiuso in perdita. I ribassisti avranno motivo di incoraggiamento se oggi la coppia chiuderà sotto la SMA a 50 mesi, a 1,1396. Al momento della stesura di questo articolo, EURUSD rimane pressoché invariata a 1,1343, in ribasso dello 0,01% da inizio giornata, al di sotto della media mobile a 50 mesi (SMA), a 1,1396, mentre l’attenzione degli investitori si sposta verso i dati sull’inflazione dell’Eurozona e gli aggiornamenti dell’indice dei costi dell’occupazione negli Stati Uniti, attesi in tarda giornata. Gli asset a rischio elevato in tutto il mondo hanno contribuito al rimbalzo speculativo della scorsa sessione, ma il tentativo lascia forti dubbi sul fatto che si tratti di una mossa che possa prendere il controllo. Negli ultimi cinque mesi, gli affondi al di sotto della SMA sono stati di breve durata, quindi per i ribassisti è questo il livello chiave da violare.
Se oggi la coppia chiuderà al di sotto della SMA a 50 mesi, allora gli orsi probabilmente si sentiranno incoraggiati, il che si tradurrebbe in forti vendite che sarebbero positive per il dollaro americano. La coppia EUR/USD ora sembra essere entrata in una fase di consolidamento ribassista e, durante la sessione asiatica di mercoledì, l’abbiamo vista oscillare in un intervallo di oscillazione stretto, appena sotto la metà dell’1,300. Lo scenario ribassista potrebbe trovare ulteriore conferma se l’indice del costo del lavoro degli Stati Uniti supererà le stime, segnalando una ripresa dell’inflazione dei prezzi salariali. Un IPC dell’Eurozona sopra le previsioni può offrire qualche sollievo, tuttavia, per fare aumentare l’interesse verso l’EUR l’indice dei costi di occupazione degli Stati Uniti deve deludere con un ampio margine. Nel frattempo, un forte interesse all’acquisto del dollaro USA, grazie ai commenti positivi del presidente americano Donald Trump su un possibile accordo commerciale con la Cina, ha esercitato ulteriore pressione al ribasso durante la sessione di martedì.
Guardando dal punto di vista tecnico, i trader ribassisti ora cercano un movimento sostenuta al di sotto del supporto orizzontale immediato a 1,1335, dove è probabile che la coppia acceleri la caduta verso i minimi da inizio anno, attorno alla maniglia a 1,1300. Un’estensione delle vendite potrebbe continuare a trascinare ulteriormente la coppia verso la regione 1,1270-65, supporto contrassegnato dall’estremità inferiore di una formazione di canale di tendenza discendente a breve termine sul grafico a 4 ore. D’altro canto, qualsiasi tentativo di recupero significativo potrebbe ora trovare manforte vicino alla regione 1,1375, resistenza del canale di tendenza, al di sopra del quale un’ondata di ricoperta degli scoperti potrebbe sollevare la coppia oltre la maniglia 1,1400 verso il suo prossimo ostacolo, vicino all’area 1,1430.
Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.