Pubblicita'
Pubblicita'

Dogecoin Flash Crash, Cosa è Successo?

Da:
Bruno Falocco
Pubblicato: May 20, 2021, 10:24 UTC

Al momento della scrittura il Dogecoin quota a 0,3600$, con la sessione asiatica che ha mantenuto i livelli di chiusura della giornata di ieri.

dogecoin

Nella giornata di ieri DOGECOIN arriva a perdere fino al 50% del suo valore, facendo drizzare i capelli ancora una volta a tutta la community di trader che holda questa crypto (e non solo), salvo poi recuperare durante la sessione notturna asiatica.

Salgono sulla giostra funambolica anche tutte le altre principali digital currencies: Ripple (XRP) -19%, Polkadot (DOT) -25%, Bitcoin Cash (BCH) -16%, Cardano (ADA) -5%, Binance Coin (BNB) -15%, Ethereum (ETH) -9%. Esclusione eccellente per Bitcoin che nelle ultime 24 ore riesce a contenere lo tsunami, registrando un modesto -0,5%.

L’antefatto che ha causato questo crollo

Il mondo delle crypto non è per cuori deboli e ci ha abituati ormai da anni a continui pump e dump che farebbero trasalire anche i trader più esperti. La giornata scoppiettante di ieri è solo l’ultima iterazione di episodi già visti.

Facciamo quindi un passo indietro per capire cosa avrebbe innescato questa folle vendita. Indiziato numero 1: Mr. Tesla, Elon Musk. Non sono nuove le discutibili uscite sui social, non ultima la decisione di escludere BTC come mezzo di pagamento per le auto Tesla, dopo averlo invece annunciato in pompa magna nelle precedenti settimane. Mettici poi la sua chiacchierata partecipazione al Saturday Night Live il 15 maggio, occasione in cui ha definito, scherzando sul Dogecoin in un siparietto imbarazzante e definendolo come un vero trambusto. Piatto servito: Dogecoin -13% nell’immediato e fino al -20% il giorno successivo. I trader ringraziano.

Indiziato numero 2: la Banca Popolare Cinese e soggetti istituzionali del ramo finanziario. Queste authority hanno ribadito nei giorni scorsi in un comunicato che le valute digitali non possono essere utilizzate come forma di pagamento sul territorio nazionale, vietando agli istituti finanziari di erogare servizi con ad oggetto criptovalute. Motivo? La presenza in questo mercato di alta volatilità e forte speculazione che minano la proprietà delle persone e il naturale equilibrio economico-finanziario. Ricordiamo che il governo cinese sta da tempo lavorando al suo yuan digitale e quindi non deve sorprendere che osteggi il diffondersi di coin concorrenti sul mercato interno. Ricordiamo pure che in Cina si trova la più alta concentrazione di crypto farm e quindi si viene a creare uno strano gioco di forze interno: l’area geografica più produttiva è quella in cui vigono le norme più stringenti.

Indiziato numero 3: la BCE. La Banca Centrale Europea attraverso i suoi vertici ha ribadito che la volatilità delle criptovalute non rappresenta (ancora) un rischio per la stabilità finanziaria dell’eurozona e che le crypto sono da inquadrarsi più come asset che come crypto valute, arrivando a definirle “speculative, volatili e non stabili”. A tal proposito la presidente Lagarde ha comunque ribadito che non vi sono i presupposti perché si possa innescare una crisi sistemica nel vecchio continente.

Mettendo insieme tutti questi elementi gli orsi hanno shortano pesantemente il mercato crypto, spezzando le tensioni ribassiste e firmando questo mercoledì come un vero e proprio mercoledì nero in salsa crypto.

Uno sguardo al grafico

Al momento della scrittura il Dogecoin quota a 0,3600$, con la sessione asiatica che ha mantenuto i livelli di chiusura della giornata di ieri, non confermando lo shock ribassista.

Ben visibile il ruolo della trendline dinamica rialzista, con il Doge che si adagia perfettamente su di essa, scongiurando ulteriori ribassi e tranquillizzando i trader sul prosieguo del movimento.

Nella giornata di ieri il Doge ha attaccato la zona dei minimi di aprile 2021, registrando un clamoroso -50% a metà seduta, per poi recuperare in parte le perdite a fine giornata. La sessione notturna, come detto precedentemente, ha mantenuto il livello di recupero dai minimi, suggerendo un possibile input operativo rialzista.

Un primo target potrebbe essere il prezzo di 0,4756$ (che sancisce il pieno recupero del sell-off iniziato ieri).

Questa analisi è stata fornita da Bruno Falocco, trader e analista finanziario di Word2Invest. Se ti interessa scoprire di più sull’analisi azionaria e restare aggiornato sui nostri contenuti, visita il sito: Word2Invest.

Sull'Autore

Bruno Faloccocontributor

Da sempre affascinato dal mondo degli investimenti, studio la finanza, l’evoluzione dei mercati e le nuove tendenze dettate dal progresso tecnologico. Sono Analista Finanziario per Word2Invest e mi occupo di finanza personale come Intermediario Assicurativo ed Educatore Finanziario (AIEF n°797).

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'