La mancanza di news immobilizza la price action
Il boom delle principali criptovalute può essere chiaramente attribuito a un improvviso e massiccio flusso di fondi nel mercato, dovuto alle news e al sentimento degli investitori, in quanto gli analisti avevano grandi prospettive. Tutti sono diventati improvvisamente esperti in cripto e tutti volevano far parte del movimento. Ma una volta che il mercato è crollato i pezzi grossi ne sono usciti a frotte, portandosi via enormi profitti. Con la maggior parte delle persone che hanno generato volume e volatilità oramai fuori dal mercato, a rimanere sono per lo più fedelissimi e grandi investitori che hanno la pazienza di aspettare un rialzo decente. Il sentimento degli investitori rimane poco aggressivo, dal momento che le news per ora non dicono niente di straordinario.
Per la maggior parte del mese si è parlato di autorità di regolamentazione che conducevano azioni repressive, di una grande transazione che ha provocato una perdita di milioni di dollari e di pochi exchange/broker che fornivano servizi OTC. Tra queste notizie nessuna è in grado di spingere abbastanza da generare un rialzo, e l’azione di prezzo è quindi arrivata a livelli critici. Il Bitcoin è intrappolato nell’intervallo tra $ 3.500 e $ 3.650, e attualmente si attesta a $ 3.587,5 ovvero in rialzo dello 0,18% giornaliero. Nel frattempo, l’Ethereum è intrappolato in un range compreso tra $ 115 e $ 118 e attualmente si attesta a $ 116,42 ovvero in calo dello 0,31% giornaliero. La notizia che la volatilità del Bitcoin sta raggiungendo nuovi minimi indica che il mercato è quasi immobile; un altro fattore che potrebbe influenzarlo, visto che la maggior parte dei trader preferisce evitare attività con scarsa liquidità e basso volume.