· Nonostante molti abbiano messo in dubbio l’ultimo iPhone, la saga continua · Gli investitori dovrebbero notare che oltre all’aspetto
· Nonostante molti abbiano messo in dubbio l’ultimo iPhone, la saga continua
· Gli investitori dovrebbero notare che oltre all’aspetto mediatico di un nuovo iPhone, la profittabilità deriva dalla vendita di servizi piuttosto che da nuovi device
Il 12 settembre è una data che molti conoscono già molto bene. Per chi non fosse un gran appassionato della mela, basti sapere che dal 2012 Apple ha sempre lanciato un nuovo modello a settembre. Recentemente Apple ha preparato degli inviti per un evento nel campus di Cupertino, California.
Come negli ultimi casi, molti si aspettano il lancio di un nuovo prodotto come è successo fin dal 2012.
Quest’anno molti si aspettano un’evoluzione incrementale rispetto all’iPhone X dello scorso anno. Si parla di tre nuovi telefoni con il design dell’iPhone X.
Oltre alla data di lancio, la domanda più frequente è relativa a cosa cambia rispetto alla versione precedente. La risposta breve è più Face ID, ossia il software di riconoscimento facciale che ha sostituito il sensore di impronte digitali sull’iPhone X. Altre funzionalità possibili includono la dual-SIM, la durata della batteria migliorata e un hardware più veloce.
I tre modelli dovrebbero fare riferimento a segmenti di mercato diversi con capacità di spesa diverse. Il modello economico dovrebbe essere equipaggiato con uno schermo LCD anziché OLED.
Oltre a quanto già detto, nuove caratteristiche dovrebbero riguardare il software.
Dal punto di vista economico, Apple ha spesso seguito un pattern inflazionistico fino al lancio del nuovo modello per poi vedere il titolo deflazionare nelle settimane successive. A nostro avviso ci si potrebbe aspettare un percorso simile anche per quest’anno. Inoltre, il titolo sta toccando punti di massimo grazie anche alla politica economica statunitense.
L’outlook rimane neutrale ma tendente al negativo per il fatto che, a nostro avviso, Apple si trova all’interno di un settore inflazionato, ossia il settore tech. Gran parte delle azioni in ambito tech sono sopravvalutate e anche per questo motivo il nostro outlook resta neutrale fino al 12 settembre.
Sebastiano ha un background in Business Administration con esperienze di studio alla Boston University. Dopo i suoi studi ha proseguito la sua carriera come consulente in aziende quali Accenture e Deloitte. In entrambi i casi si è focalizzato in ambito fintech coniugando la passione per la tecnologia al suo lavoro. Attualmente scrive di come la tecnologia influenza l’economia su alcuniportali online.