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Vaccino Coronavirus e mercati: ecco chi vincerà e chi perderà

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Nov 23, 2020, 09:06 UTC

Vaccino Coronavirus e mercati finanziari, ecco chi vincerà e chi perderà con la diffusione del vaccino anti Covid-19. Ci si prepara alla 'normalità'?

vaccino coronavirus

In questo articolo:

Novembre è il mese dei risultati sperimentali sui candidati vaccino anti Coronavirus, prima Pfizer con BioNTEch hanno annunciato una efficacia del vaccino al 95%, quindi lo ha fatto Moderna annunciando una efficacia similare al 94,5%. Ed è notizia di ieri che anche AstraZeneca ha pubblicato i suoi dati scientifici con l’efficacia del suo vaccino anti Covid-19 che però si ferma al 70%.

I mercati finanziari hanno festeggiato sin dal 6 novembre le notizie incoraggianti che giungevano dai vari studi. L’euforia iniziale è stata davvero tanta, poi si è verificato un raffreddamento ma la speranza c’è, ed è tanta anche l’aspettativa. Da più parti si è compreso che i dati forniti non sono promozionali, ma realmente si basano su evidenze scientifiche: il vaccino è prossimo.

Restano ovviamente i dubbi sulle tempistiche di distribuzione del vaccino perché alcune come Moderna hanno già annunciato che oltre il miliardo di dosi non riusciranno a produrre nel 2021 e, considerando che ogni persona deve ricevere una doppia dose, significa che Moderna potrà coprire appena 500 milioni di cittadini (poco più degli USA).

Vaccino Coronavirus: i mercati ci credono

I mercati finanziari, nonostante le sfide restino ancora tante, ci credono e gli analisti hanno già pubblicato le prime proiezioni di come si muoverà il mercato nel 2021.

Liberum, una banca di investimenti indipendente, vede negli annunci del vaccino la fine di un periodo prolungato o indefinito di convivenza con il virus e i rischi relativi.

Cambia quindi l’approccio al futuro degli investitori, si rivedono le strategie e ci si prepara ad un 2021 diverso da quello che ci si prospettava.

Ma questa ridefinizione degli scenari presenterà nuovi vincitori e sconfitti.

Vaccino coronavirus: chi vincerà la sfida

Durante la prima fase della pandemia, tra febbraio e marzo, i mercati finanziari hanno sprofondato settori come i trasporti, il petrolifero, turismo, alberghiero e ristorazione, ed anche l’automotive.

Grandi investitori come Warren Buffett non ne avevano fatto un mistero di essersi quasi totalmente liberato delle azioni delle compagnie aeree statunitensi.

A vincere nei mesi successivi all’evento del cigno nero sono state le società dell’era digitale – Amazon, Zoom, Microsoft, Alibaba – e quelle direttamente impegnate nella ricerca di un vaccino capace di sconfiggere il Coronavirus.

Ora le società quotate in Borsa del settore dei trasporti, del turismo e dei viaggi riprendono quota e vedono un 2021 più roseo.

Anche il settore immobiliare ha già dato segnali di ottimismo, perché gli impiegati torneranno a lavorare negli uffici in centro città e potrebbe quindi essere abbandonata da molti l’idea di trasferirsi in periferia e allo stesso tempo, le società che hanno uffici in affitto ritorneranno sulle loro scelte strategiche di diminuire le dimensioni degli stessi.

Vaccino coronavirus: chi perderà

Con il vaccino l’e-commerce ha già perso un po’ di terreno, e lo stesso ha fatto Zoom e in generale il settore delle telecomunicazioni e dell’IT.

Ma anche l’intrattenimento on-demand ha perso una piccola parte del guadagno maturato in questi mesi di tutti chiusi in casa e nel 2021 potrebbero perdere ulteriori guadagni, con il graduale ritorno a una vita all’aperto, fatta di turismo e di viaggi in giro per il mondo.

Tutto tornerà come prima?

Attenzione però a credere che proprio tutto tornerà come prima. Alcune aziende hanno sperimentato per la prima volta le potenzialità offerte dagli strumenti digitali, altre ne hanno scoperte di nuove.

Alcune aziende potrebbero proseguire l’esperienza dello smart working “misto” per i loro dipendenti, mentre altre potrebbero continuare a utilizzare lo strumento dei meeting online, oltre a utilizzare piattaforme come Zoom per le riunioni a distanza.

In definitiva, terminerà il boom ma qualcosa resterà. Impensabile che le opportunità sperimentate e assimilate in questi mesi vengano accantonate del tutto.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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