Il prezzo del petrolio greggio WTI è ancora debole sotto i 58 dollari, mentre il gas naturale sta approcciando la resistenza intermedia successiva a 3,4 dollari.
Il prezzo del petrolio greggio WTI sta continuando la sua opera di stabilizzazione abbondantemente sotto il supporto principale di 60 dollari al barile. L’andamento tecnico rimane fortemente ribassista e le prospettive per una ripresa rapida sono sempre più scarne.
Se nella settimana precedente si poteva ancora ipotizzare un rimbalzo tecnico, oggi lo scenario appare mutato: il petrolio sembra orientato a testare nuovi livelli di supporto, con il rischio concreto di una discesa verso i minimi relativi situati poco sopra la soglia dei 55 dollari.
In netta controtendenza, il gas naturale ha confermato il proprio slancio rialzista, proseguendo il movimento di recupero. Dopo un lieve ritracciamento, la quotazione odierna si attesta poco sotto i 3,4 dollari, consolidando il superamento della soglia tecnica dei 3,2 dollari. Questo breakout ha riattivato lo scenario rialzista, con i massimi mensili ormai a portata di mano.
Precisamente, al momento della scrittura il petrolio greggio WTI segna 57,07 dollari al barile e il gas naturale si muove a 3,398 dollari.
Il petrolio greggio WTI continua a muoversi in un contesto fortemente ribassista, con il prezzo che si mantiene stabilmente al di sotto della soglia psicologica dei 60 dollari al barile, ora divenuta una resistenza tecnica primaria.
La pressione ribassista è confermata dalla disposizione di tutti i principali indicatori di media mobile esponenziale che si collocano ben al di sopra del prezzo attuale, segnalando una persistente debolezza sia nel breve che nel lungo termine (ad eccezione dell’EMA a 10 giorni, a quota 58,5 dollari).
In questo scenario, eventuali tentativi di rimbalzo tecnico sembrano destinati a scontrarsi con la barriera dei 60 dollari, che rappresenta un livello di inversione difficile da superare senza un cambiamento significativo nel sentiment di mercato.
Sul fronte dei supporti, i livelli da monitorare con attenzione sono quelli in area 57,50 dollari, già testato più volte nelle ultime sedute, seguito da 56,25 dollari come possibile obiettivo intermedio in caso di ulteriore discesa, fino ad arrivare ai minimi relativi poco sopra i 55 dollari, che rappresentano l’ultima difesa prima di un deterioramento ancora più marcato del quadro tecnico.
In assenza di segnali di inversione, la sola resistenza intermedia da considerare come approcciabile è quella rappresentata dalla già citata EMA a 10 giorni, a quota 58,55 dollari.
Dal canto suo, il prezzo del gas naturale sta riuscendo a consolidare la spinta rialzista grazie a un recupero tecnico significativo. Il mantenimento delle quotazioni sopra i supporti di 3,20 e 3,227 dollari rappresenta un segnale chiaro della tenuta del trend positivo, che punta ora al raggiungimento della resistenza di 3,4 dollari.
Il superamento di questo livello aprirebbe la strada a una progressione verso i massimi relativi in area 3,5 dollari, con livelli intermedi di preparazione che includono la media mobile semplice a 200 giorni, attualmente posizionata a 3,464 dollari.
Tuttavia, è opportuno prestare attenzione a eventuali ritracciamenti che potrebbero verificarsi proprio in prossimità della resistenza principale a 3,5 dollari, dove il prezzo potrebbe incontrare una fase di consolidamento o di temporanea inversione.
Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.