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EUR/USD, analisi giornaliera, previsioni – EUR/USD rimbalza dal minimo mensile grazie al modesto ritracciamento in USD

Da
Colin First
Pubblicato: Nov 1, 2018, 08:37 GMT+00:00

Il biglietto verde ieri è salito su tutti i fronti in seguito alla diffusione dei dati ufficiali sui salari USA, che segnalano un aumento da luglio a settembre dello 0,9 per cento, e portano la crescita dei salari annui ai massimi dalla recessione del 2008.

EUR/USD, analisi giornaliera, previsioni – EUR/USD rimbalza dal minimo mensile grazie al modesto ritracciamento in USD

Ieri la coppia EUR/USD ha chiuso ben al di sotto del supporto chiave della media mobile a 50 mesi (SMA), segnalando una ripresa dell’ondata di vendite dal massimo di febbraio, a $ 1,2556. Il biglietto verde ieri è salito su tutti i fronti in seguito alla diffusione dei dati ufficiali sui salari USA, che segnalano un aumento da luglio a settembre dello 0,9 per cento, e portano la crescita dei salari annui ai massimi dalla recessione del 2008. Nel frattempo, lo spread tra il rendimento dei titoli del Tesoro degli Stati Uniti a 10 anni e la sua controparte tedesca è salito a 278 punti base, ai massimi dal 1989. Entrambi hanno ampliato e dati macroeconomici statunitensi hanno portato l’EURO a testare nuovi minimi mensili, mentre la sessione di trading si chiudeva concludendo il mese. Da allora, la moneta comune ha fatto un rimbalzo rialzista e al momento viene scambiata a 1,1341, in rialzo dello 0,26% da inizio giornata.

Lo stimolo dai colloqui Cina-USA potrebbe aiutare l’euro a riprendere il sopravvento

Il rimbalzo potrebbe essere attribuito a un persistente sostegno alla moneta comune dai dati positivi dell’indice IPC dell’eurozona di ieri e ad un modesto ritracciamento dell’USD dai massimi in quasi 17 mesi, in quanto non sembra esserci nessun altro importante catalizzatore fondamentale a sostegno del movimento verso l’alto della coppia. Il calendario economico di oggi degli Stati Uniti evidenzia il rilascio del PMI manifatturiero ISM e potrebbe fornire un impulso a breve termine in vista delle altre importanti pubblicazioni macroeconomiche di questa settimana, compreso il tanto atteso report NFP, in uscita all’inizio di un nuovo mese. Nel frattempo, basandoci sull’andamento dei prezzi della coppia fino a questo momento e data la mancanza di un supporto fondamentale per i rialzisti dell’euro e le prospettive positive per il dollaro americano, a breve termine il percorso di minor resistenza è al ribasso.

Tuttavia, nonostante le aspettative ribassiste, se oggi riesce a chiudere sopra la SMA a 50 mesi di 1,1370 la coppia ha ancora la possibilità di spingere fuori i ribassisti deboli, dal momento che le azioni europee e statunitensi potrebbero giovare dell’ipotesi di uno stimolo dalla Cina. Guardando dal punto di vista tecnico, il recupero potrebbe essere associato alla divergenza rialzista dello stocastico sul grafico orario e potrebbe essere ulteriormente esteso a 1,1397 – un livello che segna la confluenza dell’ETM a 50 candele con pendenza verso il basso su 4 ore e la discesa linea di tendenza che collega il 16 ottobre e il 22 ottobre. È necessaria una rottura convincente sopra a 1,1397 per confermare che è stato effettuato un minimo temporaneo a 1,1302 e potrebbe produrre un rialzo correttivo più forte a 1,1433 (minimo del 19 ottobre). Una chiusura sotto 1,13 accentuerebbe la pressione ribassista attorno all’EUR. La coppia ha chiuso ieri sotto la SMA a 50 mesi, uno sviluppo da intendersi come ribassista.

Sull'Autore

Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di  FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.

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