EUR/USD, analisi giornaliera, previsioni – EUR/USD in una gamma limitata ma con orientamento rialzista in vista dell’aggiornamento dal FOMC

EUR / USD si mantiene ben oltre la metà della maniglia a 1,13 nelle ore di mercato asiatico di oggi. Al momento della stesura di questo articolo, la coppia viene scambiata a 1,1383, in rialzo dello 0,19%; siamo attualmente oltre 100 pip sopra il minimo dello scorso venerdì, a 1,1270. EUR/USD ha esteso il rimbalzo nel tardo venerdì dai minimi in oltre due settimane e ha continuato a guadagnare spinta nella giornata di martedì, scrollandosi di dosso i dati deludenti dell’indice IFO sul clima imprenditoriale tedesco per il mese di dicembre grazie alla spinta complessiva a sostegno dell’USD. Nel frattempo, anche la notizia secondo cui il governo italiano ha raggiunto un accordo con l’Unione Europea sulla sua controversa proposta di bilancio ha sostenuto lo slancio positivo dei mercati europei, senza però fornire un innesco per una decisa rottura rialzista.

La maniglia a 1,14 continua a fungere da forte resistenza al rialzo

La svendita di USD in corso, iniziata dal ritracciamento a partire dai massimi in un anno e mezzo di venerdì scorso e ulteriormente aggravata dal timore che la Fed possa rallentare, o addirittura fermare, il ciclo di inasprimento della politica monetaria, ha portato a un brusco calo e ha visto l’indice del dollaro toccare i minimi da una settimana durante sessione di negoziazione di ieri. La pressione ribassista sul dollaro americano è aumentata ancora di più in seguito all’intervento del presidente americano Donald Trump sulla politica della Fed, che ha ulteriormente intaccato un sentiment di mercato già debole. La coppia è salita fino alla maniglia a 1,1400, sopra i massimi settimanali, ma ha poi iniziato a cedere terreno e alla fine si è assestata a quasi 40 pip dal massimo intermedio giornaliero. Da allora, nelle ore di mercato asiatico la coppia ha mantenuto un andamento stabile ai limiti del range nella metà superiore di 1,13. Sul fronte dei dati in uscita, l’attenzione degli investitori si concentra principalmente sull’evento chiave della settimana: la decisione sul tasso di interesse da parte del FOMC.

È ampiamente previsto che la banca centrale statunitense aumenti i tassi di interesse di riferimento di 25 punti base, il quarto rialzo dell’anno in corso e, pertanto, i riflettori saranno principalmente sulle previsioni della comitato sul piano di rialzo dei tassi per il 2019, comunemente definite come “dot-plot”. Le linee guida della Fed per il 2019 giocheranno un ruolo chiave nel guidare il sentiment che circonda il dollaro a breve e medio termine e alla fine forniranno un nuovo slancio direzionale alla coppia. I mercati degli Stati Uniti vedranno il rilascio dei nuovi dati sulle vendite di case e sulle riserve di greggio, mentre il mercato europeo vedrà il rilascio di dati sull’IPP tedeschi e idati sull’inflazione nel Regno Unito. Guardando dal punto di vista tecnico, la coppia deve superare in modo decisivo la barriera della SMA a 55 giorni, attualmente vicino a 1,1400, per aumentare le prospettive di qualsiasi ulteriore apprezzamento a breve termine, mentre la regione 1,1350-40 diventa ora un supporto immediato da difendere; se rotto potrebbe esporre la coppia a un calo ì sotto la maniglia 1,1300 e puntare verso il forte supporto orizzontale a 1,1270-65, testato la scorsa settimana.