Al momento della stesura di questo articolo, la coppia EURUSD appare in consolidamento a 1,1395, in rialzo dello 0,10%
La coppia EURUSD ieri è rimasta ben al di sopra di 1,14 e ha toccato un massimo intra-day a 1,1425, mantenendo i modesti guadagni per la maggior parte della sessione. La coppia però è ritornata sotto la soglia degli 1,14 nelle ore di mercato asiatiche di oggi, in assenza di un supporto che permetta di rimanere stabile sopra la maniglia degli 1,14. Nelle ultime 24 ore, la coppia è scesa al di sotto del suddetto livello per ben due volte, a indicare che potrebbe aver trovato una notevole resistenza e che la corsa di tori sta perdendo slancio. Il movimento rialzista di ieri nelle ore del mercato nordamericano è stato sostenuto dall’indebolimento complessivo del biglietto verde americano a seguito del deludente andamento dei dati economici statunitensi (ordinativi di beni durevoli), ben al di sotto delle aspettative. Il biglietto verde è stato ulteriormente appesantito dalle voci secondo le quali la Federal Reserve potrebbe fermare il suo ciclo di restrizione monetaria a primavera.
I tassi di rendimento dei titoli italiani sono saliti, offrendo supporto per il rialzo di EUR / USD, ma la valuta comune non è riuscita a mantenersi oltre la soglia degli 1,14$, mentre il ministero delle Finanze tedesco ha ammonito sul pericolo di un rallentamento della crescita da qui in avanti. Al momento della stesura di questo articolo, la coppia EURUSD appare in consolidamento a 1,1395, in rialzo dello 0,10%, ed è rimasta al di sopra di 1,1390 nelle ore di mercato asiatiche, dato che oggi la propensione al rischio rimane elevata. Sul fronte dei dati, i mercati europei vedranno il rilascio del conto di politica monetaria della BCE, ma i mercati statunitensi sono in vacanza per il Ringraziamento, il che limiterà fortemente la liquidità e la volatilità durante l’orario di mercato di oggi.
Guardando dal punto di vista tecnico, ieri la coppia EUR / USD ha tracciato un martello rialzista invertito, schiacciando le speranze di un’inversione ribassista con movimento ampio. Se è vero che stata evitata un’inversione al ribasso, non significa che i tori non siano ancora fuori pericolo. Inoltre, sembrano aver preso il controllo sopra 1,1472 (massimo di martedì). Tale mossa potrebbe verificarsi prima della chiusura di New York di venerdì, se il verbale della BCE dovesse oggi minimizzare il recente rallentamento dell’economia e le preoccupazioni dell’Italia e riaffermare l’impegno a porre fine al QE a dicembre. Il cruciale supporto a 1,1359, tuttavia, entrerebbe in gioco se i verbali della BCE mostrassero che le autorità sono preoccupatr per l’aumento dei rendimenti dei titoli italiani e stanno pensando di abbandonare il progetto di porre fine al QE a dicembre. Le vendite potrebbero essere intense se i verbali dovessero friustrare le aspettative sul rialzo dei tassi alla fine del 2019.
Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.